“È passato un anno dalla presentazione del Piano Marketing Cultura e Turismo del Comune di Assisi. Era il 27 Ottobre 2017 quando l’ex Assessore al Turismo e alla Cultura Eugenio Guarducci presentò alla Sala della Conciliazione il Piano conseguente all’introduzione dell’imposta di soggiorno”. Lo ricordano i consiglieri Ivano Bocchini e Antonio Lunghi di Uniti per Assisi. “Eugenio Guarducci in quel pomeriggio dichiarò che ci trovavamo di fronte ad ‘Un cambio epocale che farà cambiare passo all’economia dell’accoglienza del nostro territorio’ partendo da risorse rese disponibili di € 2.400.000 che dovevano servire soprattutto al rilancio del settore dopo la battuta d’arresto del 2016 e soprattutto del 2017 dovuto ai tragici eventi sismici. Pur nelle critiche che sono state avanzate alla proposta il Piano è il provvedimento più rilevante ed interessante elaborato da questa amministrazione fino ad oggi”.
“Ma da quella sera – è scritto ancora nella nota di Uniti per Assisi – il progetto è stato depotenziato e svilito ed ha perso tutta la sua capacità di aprire un percorso nuovo nella nostra città. In sede di approvazione di Bilancio abbiamo chiesto di discutere i contenuti del Piano non riuscendo a capire quali iniziative e proposte erano previste e durante l’anno si sono rincorse le iniziative previste dal Progetto arrivando sempre in ritardo sugli eventi programmati. Già da oggi occorrerebbe aggiornare il Piano per il 2019 in previsione dell’approvazione del Bilancio Preventivo ma tutto tace”.
“Alcuni giorni orsono ho incontrato Stefania Maltoni, dipendente del Settore Turismo del Comune di Assisi e mi ha descritto l’aumento sensibile del numero di strutture ricettive del Comune in questo anno 2018 soprattutto nel segmento “extra alberghiero” e principalmente negli ‘appartamenti vacanze’. In seguito Fabrizio Leggio ha rimarcato in un post su Facebook i risultati di una ricerca Federalberghi che ha censiti 8.345 alloggi in Umbria solo su Airbnb, contro le complessive 4.091 attività alberghiere ed extralberghiere registrate dalla Regione Umbria nel 2017″.
Anche per questo Uniti per Assisi ha presentato “una interrogazione per conoscere i dati sugli arrivi e sulle presenze nelle strutture turistiche nei prime sei mesi del 2018. Vorremmo conoscere il numero delle strutture ricettive, sia alberghiere che extralberghiere e soprattutto degli appartamenti vacanze. Soprattutto approfondire i dati sugli introiti derivanti dall’Imposta di soggiorno suddivisi per strutture. Abbiamo più volte sottolineato l’anomalia del settore turistico ricettivo di Assisi. Dati 2014: il settore Alberghiero rappresenta il 22% della ricettività complessiva del Comune contro il 78% del settore extralberghiero ma le presenza risultano rispettivamente del 61% nel settore alberghiero e del 39% nel settore extralberghiero. Una parte considerevole del settore extralberghiero, escluse le Case Religiose di accoglienza, lavorano con l’individuale”.
“L’Amministrazione e le Forze di Polizia stanno facendo una azione mirata per regolarizzare le strutture esistenti che operano nel settore dell’accoglienza ma ritengo che il Consiglio Comunale debba essere informato di quanto sta accadendo. Giovedì prossimo – anticipano i consiglieri di Uniti per Assisi è stato convocato il tavolo cultura e turismo per illustrare i risultati della ricerca ‘Destinazione Assisi’. Ritengo – scrive Antonio Lunghi – che un incontro con gli operatori non possa essere la risposta ad un argomento che necessita di una seria ed approfondita riflessione. Il Consiglio Comunale deve essere coinvolto aprendo un confronto serio su questo tema, quello dell’accoglienza. Dopo sarà il Sindaco e la Giunta a prendere le decisioni ma prima almeno fateci esporre le nostre idee a riguardo”.
© Riproduzione riservata