“Il venerabile Don Antonio Pennacchi era considerato in Assisi un vero testimone della vita, della vita di Gesù. Cercava di portare tutti alla ‘sorgente’ che è Gesù con Maria”. Lo ha detto il vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino domenica 6 novembre nell’abbazia di San Pietro durante l’omelia della santa messa celebrata in occasione dei 174 anni dalla morte, avvenuta il 9 novembre 1848, del venerabile don Antonio Pennacchi, sacerdote diocesano per il quale è in corso la causa di beatificazione.
Il vescovo ha poi evidenziato alcuni tratti salienti della vita del sacerdote assisano, chiamato il “prete dell’Angelus Domini” del quale si ricordano tanti insegnamenti, il fenomeno della bilocazione e la sua fervente attività in favore dei giovani e dei poveri. “Il venerabile don Antonio Pennacchi – ha sottolineato il vescovo – ce lo possiamo figurare con tutta la sua semplicità di prete della città. Quando tutti gli altri sacerdoti erano stati deportati da Napoleone lui rimase l’unico ad assicurare ad Assisi l’annuncio del Vangelo. Passando casa per casa con le sue lettere e i suoi modi diceva alle persone di far sì che le loro case potessero diventate le case di Gesù e di Maria in cui si sarebbe vissuto bene il matrimonio, i rapporti tra genitori e figli, in cui ci sarebbe stata la pace e dove anche la morte non avrebbe fatto paura in quanto sarebbe stata vissuta con fede. Ecco – ha concluso il vescovo – cosa faceva il nostro venerabile che con la fede che ardeva nel suo cuore riusciva ad interpretare i disegni di Dio”.
Durante la santa messa, concelebrata dal parroco don Massimo Bertoncello, è stata chiesta l’intercessione di don Antonio per la guarigione di don Giovanni Raia, sacerdote diocesano, canonico penitenziere del Capitolo della Chiesa Cattedrale di San Rufino, ricoverato in ospedale da diverso tempo. Presente suor Alessandra Rusca, postulatrice del processo di beatificazione e canonizzazione. Al termine della celebrazione il vescovo, i sacerdoti e i fedeli, in un momento di grande raccoglimento, hanno recitato la preghiera di fronte alla tomba del Venerabile che si trova all’interno dell’Abbazia stessa.
Il venerabile Don Antonio Pennacchi è nato a Bettona nel 1782 e vissuto in Assisi, nella parrocchia di San Pietro. La sua causa di beatificazione, aperta nel 1905 dalla Santa Sede, per contingenze storiche non ebbe seguito e solo nel giugno del 2016 è stata riavviata con un decreto del vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino monsignor Domenico Sorrentino, proprio perché don Antonio Pennacchi venga elevato agli onori degli altari.
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