“Pesa sul nostro cuore un altro saluto pesante, carico di speranza ma pur sempre pesante, perché padre Gualtiero Bellucci rappresenta un pezzo importante per la sua amata Porziuncola e per la nostra Provincia Serafica”. Con queste parole p. Claudio ha iniziato la sua omelia in una Basilica gremita di fedeli venuti da tutta l’Umbria a rendere omaggio ad un frate che ha seminato il bene in ogni luogo in cui ha vissuto il suo ministero.
Padre Gualtiero Bellucci, nato a Pianello (PG) il 4 aprile 1944, nel 1960 aveva vestito l’abito francescano e dal 1970 era sacerdote. È mancato l’otto settembre 2018 all’ospedale di Perugia.
Prendendo spunto dalla prima lettura, p. Claudio ha ricordato la promessa di consolazione di Dio che verrà a tergere ogni nostra lacrima; “siamo qui a pregare per te, perché anche tu possa sentirti dire queste consolanti parole: figlio, entra nella gioia del tuo Signore”. In un altro passaggio della commovente omelia, prendendo spunto dall’uomo dalla mano inaridita del Vangelo di oggi, il Ministro ha ricordato come “padre Gualtiero Bellucci non aveva una mano che si ritirava per prendere per sé ma aperta per donare, stringere le mani, donare senza alcun limite, con generosità”.
“Padre Gualtiero – ha concluso – è morto povero, donando tutto, ma prima ancora donando se stesso”. L’ultima parola per le due città, Pianello e Costano, l’una che l’ha visto nascere e l’altra che Gualtiero ha imparato ad amare negli anni di ministero e che ieri l’ha ricordato con commozione.
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