Carlo Acutis sarà santo: dopo il riconoscimento del miracolo su Valeria, una giovane studentessa finita in coma irreversibile e ripresasi dopo che la mamma aveva passato una giornata in preghiera di fronte alla tomba del giovane Beato, ieri è arrivata l’ufficialità del Concistoro, anche se una data ancora non c’è. Sicuramente non sarà a ottobre del 2024, quando Papa Francesco ha annunciato altri beati, e la suggestiva ipotesi è che possa essere nel 2025: due le date papabili, ad aprile, per il Giubileo degli adolescenti, o a fine luglio – primi di agosto, per il Giubileo dei Giovani; in entrambi i casi con l’Italia (e Roma, dove si terrà la messa della canonizzazione a prescindere dalla data e dall’evento) protagoniste.
Come da nota del Bollettino, “Questa mattina, alle ore 9, nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Francesco ha presieduto la celebrazione dell’Ora Terza e il Concistoro Ordinario Pubblico per la Canonizzazione dei Beati.
– Manuel Ruiz López e sette compagni, dell’Ordine dei Frati Minori, e Francesco, Mooti e Raffaele Massabki, fedeli laici, martiri;
– Giuseppe Allamano, sacerdote, fondatore degli Istituti dei Missionari della Consolata e delle Suore Missionarie della Consolata;
– Marie-Léonie Paradis (al secolo: Virginie Alodie), fondatrice della Congregazione delle Piccole Suore della Santa Famiglia;
– Elena Guerra, fondatrice della Congregazione delle Oblate del Santo Spirito, dette “Suore di Santa Zita”;
– Carlo Acutis, fedele laico.
Nel corso del Concistoro, il Papa ha decretato che i Beati Manuel Ruiz López e sette compagni e Francesco, Mooti e Raffaele Massabki, Giuseppe Allamano, Marie-Léonie Paradis ed Elena Guerra siano iscritti all’Albo dei Santi domenica 20 ottobre 2024, mentre il Beato Carlo Acutis sarà iscritto nell’Albo dei Santi in data da destinarsi. (Continua dopo il video – link diretto)
Carlo Acutis è nato a Londra il 3 maggio 1991. Figlio di Andrea Acutis, ex presidente di Vittoria Assicurazioni, e di Antonia Salzano, ha vissuto per diverso tempo con la famiglia nel Regno Unito. Con i genitori si è poi trasferito a Milano dove ha frequentato la scuola elementare e media dalle suore Marcelline. Ha poi iniziato a studiare al liceo classico dell’Istituto Leone XIII dei gesuiti. Acutis ha sempre frequentato le attività della parrocchia presso la chiesa di Santa Maria Segreta. È morto nell’ottobre del 2006 per una leucemia fulminante, ed è sepolto ad Assisi come da suo volere.
Nel 2020, Acutis era già stato dichiarato Beato dalla Congregazione delle cause dei Santi che aveva esaminato il primo miracolo riconosciuto, avvenuto nell’ottobre 2013 nella chiesa di San Sebastiano a Campo Grande, in Brasile: dopo avere toccato una reliquia di Acutis, un pezzo di maglia appoggiato sul suo corpo, un bambino di sei anni di nome Matheus, che soffriva di una grave anomalia al pancreas, era completamente guarito. Nonostante la pandemia, alla beatificazione avvenuta nella Basilica di San Francesco avevano partecipato oltre 3.000 persone: una cifra che, senza più restrizioni, è destinata ad aumentare quando il Beato Carlo – nel corso di una cerimonia che si svolgerà a Roma – sarà proclamato Santo.
A maggio del 2024 l’annuncio del riconoscimento del miracolo. Il 23 maggio Papa Francesco ha infatti riconosciuto il miracolo su una giovane del Costa Rica, Valeria, studentessa a Firenze, che era caduta dalla bicicletta e finita in coma irreversibile. Alla giovane, nel luglio del 2022 dopo la caduta, era stato diagnosticato un trauma cranico molto grave, per il quale deve essere effettuato un intervento di craniotomia, asportazione dell’osso occipitale destro per diminuire la pressione. Le speranze di vita erano azzerate: la mamma Liliana, sei giorni dopo, arrivò ad Assisi per raccomandare la figlia al Beato Carlo, passando tutta la giornata in preghiera sulla tomba. In serata ricevette una telefonata dall’ospedale che la informava del miglioramento improvviso e inspiegabile della figlia: Valeria respirava spontaneamente, il giorno dopo riprende a muoversi e parzialmente a parlare. Di lì a poco la Tac evidenzia la scomparsa dell’emorragia; le due donne sono tornate in città a settembre, per pregare nuovamente sulla tomba di Carlo e ringraziare per il miracolo ricevuto. E la famiglia di Carlo ha già fatto sapere che spera di vederle anche alla cerimonia di canonizzazione.
“Siamo felici – le parole del vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino – che il Papa abbia annunciato, insieme con tanti altri Santi, la canonizzazione del Beato Carlo Acutis, i cui resti mortali sono conservati presso il Santuario della Spogliazione di Assisi. La data non è stata ancora determinata, ma siamo certi che il Santo Padre vorrà scegliere un’occasione significativa, immaginiamo nel prossimo anno giubilare, perché la testimonianza del nostro Carlo continui ad incidere sulle coscienze, specialmente dei giovani e degli adolescenti ma non solo, suscitando un grande amore per Gesù Eucaristia e un grande desiderio di santità sulle sue orme e quelle dei Santi a cui egli si è ispirato, in modo speciale Francesco d’Assisi”.
“In questi mesi – continua il vescovo – la nostra Chiesa di Assisi farà del suo meglio per accogliere tanti pellegrini e devoti che si stanno moltiplicando nel mondo. Francesco e Carlo insieme sono un eccezionale team di annuncio del Vangelo, mostrando la verità di quanto il Beato Carlo amava dire ai giovani: ‘Solo Gesù è capace di rendere originali e non fotocopie, riempiendo di gioia la nostra vita’. Il libro che sto ripubblicando (Originali non fotocopie, Carlo Acutis e Francesco d’Assisi, Edizioni Francescane italiane) integrato e aumentato – aggiunge ancora monsignor Sorrentino – lo mostrerà in mondo convincente, ma più ancora lo mostrano i volti dei giovani e dei pellegrini che si affacciano nel nostro Santuario e dal contatto con i resti di Carlo e varcando la porta di Francesco si sentono spinti a rivedere la propria esistenza nella direzione del Vangelo. Questo luogo – conclude il vescovo – è diventato in poco tempo un vero vulcano in eruzione di grazia e santità”.
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