“Abbiamo bisogno di un visione nuova della parrocchia, che poi è quella originaria tradotta per l’oggi”. Lo ha detto il vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino, al termine della due giorni dell’assemblea diocesana 2022 sul tema “Tessere relazioni” che si è svolta venerdì 10 e sabato 11 giugno alla Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli. La due giorni si è articolata in momenti di incontro e di condivisione e in un laboratorio in cui sono state definite le linee programmatiche del prossimo anno pastorale; linee che a settembre, dopo opportuno discernimento, il vescovo monsignor Domenico Sorrentino offrirà all’intera diocesi.
“Fare di più – l’auspicio del vescovo nella sua relazione all’assemblea diocesana 2022 – perché la prima missione è la preghiera: metterci davanti a Dio e rispondere a Lui, ascoltarlo e chiedersi cosa vuole Lui da noi. E ascoltarlo insieme, con quella forza in più che viene, anche nella preghiera, dalla coralità. Lo dice anche il Vangelo: dove due o tre sono riuniti nel mio nome io sto in mezzo a loro”. Per Sorrentino, “Dio è famiglia, viene a farci figli, fratelli e sorelle… la fraternità è il principio chiave per capire cos’è Dio e cos’è la Chiesa. Anche la preghiera in fraternità è una bomba energetica, il grande segreto che Gesù ci ha dato. Attraverso la televisione e i social arriva di tutto, non voglio demonizzare – la premessa di monsignor Sorrentino – ma spesso i messaggi sono negativi e la casa va purificata con il nome santo di Gesù: la preghiera dovrebbe essere il naturale respiro di un cuore cristiano”.
Per questo il desiderio del vescovo, “un regalo” che Sorrentino chiede ai suoi fedeli, è quello di “portare la testimonianza che con Gesù diventa tutto più bello. Se noi riuscissimo a seminare per un anno la preghiera, sarebbe una evangelizzazione continua e anche una crescita di fede spirituale e di fraternità che ci coinvolge in prima persona, e sarebbe già missione, come è missione aprire il cuore al Vangelo: se apro il cuore al Vangelo, arrivo al lavoro con un volto in cui si riflettono pace e gioia, e già questo è evangelizzante”. Il vescovo ha ricordato inoltre che “il mondo sta camminando a una velocità supersonica e il Signore ci chiede un grande scatto di entusiasmo: portiamo un augurio, un saluto, una benedizione semplice. Ricordiamoci sempre che la struttura centralizzata della parrocchia è avvenuta dopo, il nucleo principale è stato l’adesione persona per persona, casa per casa. Questa è la maniera cristiana di sentire Dio, portare in prima persona – ha concluso Sorrentino all’assemblea diocesana 2022 – la testimonianza che con Gesù diventa tutto più bello”.
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