Venerdì 24 maggio è stato celebrato l’anniversario della Dedicazione 2019 della Basilica di San Francesco d’Assisi, casa di tutta la famiglia francescana.
Subito dopo la canonizzazione di San Francesco, avvenuta il 16 luglio 1228, Papa Gregorio IX decise di edificare in onore del Santo una “Special Ecclesia” che potesse custodire nei secoli le spoglie mortali del Santo. A essa venne dato il titolo di “Caput et Mater” di tutto l’ordine Francescano. Lo stesso pontefice benedisse la prima pietra della Basilica il 17 luglio di quell’anno e il 25 maggio del 1230 ordinò che il corpo del Santo fosse traslato nella Chiesa inferiore che probabilmente era già ultimata.
Nell’anno 1253 Papa Innocenzo IV consacrò solennemente le due chiese della Basilica.Raccontano le cronache del tempo: «Era il 29 marzo 1228 quando Simone di Pucciarello donò al Papa Gregorio IX la sommità della collina detta Colle dell’Inferno dove venivano eseguite le condanne a morte. La Regola della Povertà Francescana era chiara e quindi Papa Gregorio IX accettò la donazione per poi “girarla” in uso perpetuo ai Frati nelle mani di Fratello Elia successore di San Francesco e di Pietro Cattani. La collina cambiò subito nome prendendo il nome di Colle del Paradiso e su questo colle, che si dice fu indicato espressamente da San Francesco in punto di morte, sorse la grande Abbazia».
La Dedicazione 2019 della Basilica di San Francesco rappresenta un momento di altissima spiritualità per tutti i francescani riunitisi e un’occasione per stare uno vicino all’altro e così rafforzare quel legame derivante dall’essere rami di quell’unico albero nato da Francesco. Dopo il ritrovo a porta Frate Elia e la processione verso la Chiesa inferiore, la messa nella Basilica inferiore.
Foto © Mauro Berti / Rivista San Francesco
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