Svelato nella Sala Alessi di Palazzo d’Orléans il programma delle celebrazioni della Festa di San Francesco 2024 del 3 e 4 ottobre 2024, con un ricco parterre di ospiti arrivato da Assisi, tra cui il sindaco Stefania Proietti e i due custodi delle Basiliche Papali, padre Massimo Travascio e fra Marco Moroni. La Sicilia – rappresentata tra gli altri dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e dal presidente della Conferenza episcopale siciliana monsignor Antonino Raspanti – sarà la Regione che quest’anno offrirà l’olio per la lampada votiva dei comuni d’Italia che arde sulla tomba di san Francesco.
Secondo ilfattonisseno.it, Le Chiese dell’Isola doneranno mille litri di olio (60 per ogni diocesi) per alimentare la lampada di Assisi e la quantità eccedente rimarrà a disposizione delle Caritas diocesane. Il dono che la Presidenza della Regione Siciliana ha deciso di offrire per l’occasione è la salvaguardia di due importanti opere d’arte di Assisi: 20 mila euro vengono destinati al restauro del dipinto a olio su tela, con cornice lignea policroma, raffigurante “L’apparizione di San Giuseppe a San Bonaventura”, del XVIII secolo, nella Basilica di San Francesco, e di un altro olio su tela raffigurante “La Madonna sui luoghi della Passione”, del XVII secolo, attribuito a Piergirolamo Crispolti. La Presidenza della Regione sta finanziando anche le 25 lampade in ceramica che stanno attraversando parrocchie e comunità delle diocesi dell’Isola, la stampa di 300 mila immaginette con l’effige di San Francesco e di 4 mila libretti delle celebrazioni del 3 e del 4 ottobre, circa 3 mila kit del pellegrino per tutti coloro che dalla Sicilia raggiungeranno Assisi in quei giorni. Tre di queste lampade, al termine della conferenza stampa, sono state donate dal vescovo di Caltagirone, monsignor Calogero Peri, in rappresentanza della Cesi, ai tre ospiti provenienti da Assisi.
La manifestazione “Custodi di bellezza accendiamo la speranza” coinvolgerà l’intera Isola ad Assisi, a ventuno anni di distanza dall’ultima partecipazione, nel 2003. Il programma della Festa di San Francesco 2024 è ricchissimo di appuntamenti. Nel pomeriggio del 3 ottobre, previsti alle 16,30 il saluto del sindaco di Assisi e del presidente della Regione Umbria alla delegazione della Regione Siciliana e alle 18 la celebrazione dei primi vespri nella Basilica di Santa Maria degli Angeli presieduti dal vice presidente della CESi Mons. Corrado Lorefice. Il 3 sera alle ore 21 a S. Damiano si svolgerà una veglia con i giovani presieduta dal Vescovo delegato CESi per la Pastorale Giovanile Mons. Pietro Maria Fragnelli. Il 4 ottobre, festa del Patrono d’Italia, incontro tra le autorità al Palazzo municipale di Assisi alle 8,30, poi una processione fino alla Basilica di San Francesco, chiesa superiore, dove il presidente della Cesi, monsignor Raspanti, alle 10 presiederà la solenne celebrazione eucaristica, alla presenza di tutte le autorità e dei pellegrini, e dove il sindaco della città capoluogo della Regione invitata, quindi Roberto Lagalla, sindaco di Palermo, accenderà la lampada votiva dei Comuni d’Italia. Alle 11,30, dalla Loggia del Sacro convento, nella piazza inferiore, il saluto del Ministro generale dell’ordine dei Frati minori conventuali, il messaggio del presidente della Regione Siciliana, il messaggio di un membro del governo italiano e di altre autorità. I vespri solenni del 4 alle ore 16 in Basilica San Francesco saranno presieduti dal vescovo segretario della CESi Mons. Guglielmo Giombanco.
Questo il messaggio del custode del Sacro Convento, fra Marco Moroni, in occasione della presentazione del programma della Festa di San Francesco 2024. “La Sicilia, da sempre crocevia – luogo di incontro e di frontiera – di culture e tradizioni, di religioni e fedi, di lingue e nazioni, è terra di accoglienza e di integrazione; una storia complessa, dei valori condivisi e degli atteggiamenti radicati nel cuore delle persone che l’hanno plasmata e hanno fatto sì che essa sia ciò che è veramente: un caleidoscopio di differenze convogliate in un’identità che è bellezza. Quest’anno la Sicilia a nome dell’Italia venera san Francesco, il suo patrono. Care amiche e cari amici siciliani, compirete così un pellegrinaggio di centinaia di kilometri per giungere ad Assisi. E come sappiamo bene il cammino, il viaggio, mentre lo “facciamo” ci interpella, ci porta fuori di noi, ci spinge a lasciare le nostre certezze per assumere il punto di vista dell’altro che incontriamo. E noi avremo la gioia di accogliervi, per lasciarci contagiare dal calore, dalla bellezza e dalle storie che attraversano le vene della vostra comunità”.
“Auspico così – dice ancora Moroni – che questo pellegrinaggio sia davvero un dono reciproco in cui chi arriva e chi accoglie sappia imparare dai doni degli altri, affinché diventiamo e siamo sempre più comunità in cui le differenze non sono ostacoli alla collaborazione ma al contrario la materia prima del nostro impegno per il bene comune che, come ci insegna la dottrina sociale della Chiesa e come non possiamo stancarci di ripetere, per essere il bene di tutti, deve essere anzitutto un’opportunità di crescita per chi – a vario titolo – è escluso o in via di esclusione. Questo pellegrinaggio ad Assisi, che coinvolge in prima linea la Chiesa che è in Sicilia ma anche le istituzioni e tante istanze laiche, – prendendo ispirazione dalla fraternità che san Francesco ci lascia come sua preziosa eredità – sia un cammino di crescita per tutti noi nella solidarietà, in uno stile di trasparenza, giustizia e custodia della Casa comune”.
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