Inaugurata ad Assisi la mostra “Il cammino di Gesù tra noi” nelle sale del Museo diocesano e Cripta di San Rufino. L’esposizione, realizzata dal collezionista Massimo Caggiano, raccoglie 31 capolavori di 20 artisti tra i più importanti nomi del ritorno della pittura e della scultura di figurazione nella più recente storia dell’arte italiana e internazionale dagli anni Ottanta del XX secolo sino ad oggi.
La mostra, voluta dalla diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e la collaborazione del Museo diocesano e Cripta di San Rufino, resterà aperta fino al 5 giugno. “Siamo davvero onorati di poter ospitare questa esposizione – sottolinea il vescovo diocesano monsignor Domenico Sorrentino – che dà il senso del nostro essere cristiani. Il suo ‘Cammino di Gesù tra Noi’ non è solo una raccolta di dipinti, ma un percorso spirituale. Ben si inquadra nel contesto della Città in cui Francesco, facendosi povero, volle dare al suo volto i lineamenti di Cristo”.
Nel percorso espositivo, che segue i momenti di vita di Gesù, gli artisti presenti con le loro opere sono: Salvatore Alessi, Baccio Maria Bacci, Carlo Bertocci, Eleonora Ciroli, Paolo dell’Aquila, Stefano Di Stasio, Angelo Fabbri, Stefania Fabrizi, Carlos Forns Bada, Paola Gandolfi, John Kirby, Jan Knap, Alberto Mingotti, Don César Alejandro Pluchinotta, Lithian Ricci, Salvo Russo, Lily Salvo, Livio Scarpella, Giovanni Stefanon e Giovanni Pietro Stella. A promuovere la mostra è la diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e la collaborazione del Museo Diocesano e Cripta di San Rufino.
L’esposizione propone testimonianze in catalogo di testi che esprimono tre prospettive con cui leggere la parabola umano-divina del Cristo: il “Sentire” cristiano di Monsignore Leonardo Sapienza, il “Sentire” filosofico del Presidente Marcello Pera e il “Sentire” artistico del critico d’arte Cesare Biasini Selvaggi.Durante l’inaugurazione, Sergio Caggiano, nipote del curatore e violista nell’orchestra del teatro Verdi di Salerno, ha proposto la suite n. 1 di J. S. Bach e altri brani per accompagnare i visitatori nel percorso espositivo.
FOTO © Mauro Berti
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