Sarà consegnata al Re Abd Allah II e alla Regina Rānia di Giordania, la Lampada della Pace 2019. L’annuncio è stato dato da Padre Mauro Gambetti, Custode del Sacro Convento, durante la registrazione del trentatreesimo Concerto di natale nella Basilica di San Francesco di Assisi. Re e Regina succedono alla Cancelliera tedesca Angela Merkel che ricevette il premio nel 2018. Non è mancato un pensiero per le vittime dell’attentato di Strasburgo, tra cui il giovane italiano Antonio Megalizzi.
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“Prima dell’inizio di questo concerto, vogliamo ricordare quanti hanno perso la vita nei tragici eventi d Strasburgo e in particolare il nostro connazionale Antonio Megalizzi”, le parole di apertura del Custode. Per quanto riguarda la consegna della Lampada della Pace 2019, “Il Re Abd Allah II e la Regina Rānia di Giordania – ha detto Gambetti – si distinguono nel panorama mediorientale e nel mondo, per la loro azione di governo di accoglienza dei profughi e di promozione dei diritti umani. La povertà – ha dichiarato Padre Mauro Gambetti – è la via per la salvezza. Chi è povero di spirito è in grado di conoscere la forza e la debolezza, i limiti e le potenzialità, tanto delle persone quanto della natura. E solo chi assume il punto di vista privilegiato del povero può davvero lavorare per il bene comune”. (Continua dopo il video)
Per il Custode, “La miseria nel mondo va contrastata, anzi, va risolta; e molto, a mio avviso, può fare la nostra Europa! La povertà invece deve rimanere come una possibilità che la legislazione di ogni paese dovrebbe tutelare. La povertà può suscitare reazioni contrastanti: vicinanza e solidarietà, cura e responsabilità, ma anche scherno e repulsione, paura e indifferenza. Il primo insieme di atteggiamenti ci è parso di riconoscerlo nell’operato del Re Abd Allah II e della Regina Rānia di Giordania”, di qui la consegna della Lampada della Pace 2019 che i due reali ritireranno in primavera proprio ad Assisi. “Quest’anno offriamo a loro questo importante riconoscimento – ha concluso il Padre Custode – perché essi stessi sono grandi esponenti della promozione dell’armonica convivenza di pace, esempio in tema di politiche di educazione, rispetto della libertà religiosa, riconoscimento delle minoranze ed accoglienza”.
Megalizzi è stato ricordato anche dal presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani. “Antonio Megalizzi era un giovane bravo giornalista e il suo sogno era di spiegare e far capire che l’Europa è qualcosa di positivo e non negativo”. “Lo conoscevo bene – ha sottolineato Tajani – in quanto spesso veniva a Strasburgo e a Bruxelles, più volte ci eravamo incontrati. Antonio, così come la sua fidanzata, era un bravo italiano e un buon europeo”. La giornata di oggi ad Assisi, per il presidente, servirà a dare “un messaggio di pace: la pace e la giustizia vincono sempre sull’ odio, sulla violenza e sul terrore. Preghiamo per Antonio anche qui”, ha concluso.
Foto live della registrazione del concerto © Mauro Berti e Andrea Cova / © Rivista San Francesco
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