(Flavia Pagliochini) Le guerre che vediamo ma anche quelle che non vengono raccontate Russia-Ucraina, cambiare il mondo anche grazie agli insegnamenti di Economy of Francesco, e gli auguri di Natale agli abitanti e agli ospiti della Diocesi Assisi-Nocera-Gualdo e della Diocesi di Foligno, il progetto Casa Felice: il direttore del gruppo editoriale Assisi News Stefano Berti ha intervistato poco prima delle feste monsignor Domenico Sorrentino. (Continua dopo il video – Link diretto)
La prima domanda è dedicata ai tanti conflitti nel mondo perché, come ricorda monsignor Domenico Sorrentino, “Le guerre non solo due: vediamo quella in Ucraina e in Terra Santa che strappano il cuore, ma ce ne sono almeno 50, conflitti sanguinosi e meno raccontati ma altrettanto dolorosi. Credo che quello che verrà sarà un anno di condivisone delle tristezze di questo sangue che ci appartiene: da fratelli e sorelle abbiamo sentito proprio pochi giorni fa che una parrocchia è stata bombardata e invasa e abbiamo provato un grande dolore. Lo stesso dolore che avremmo provato se fosse stata una moschea o un ospedale. Ma il Natale è speranza e gioia, nel segno della fede in un Dio che ci vuol bene, così tanto bene che ci ha dato suo figlio e gli ha fatto sentire la nostra sofferenza. Noi crediamo in un Dio nato in una grotta, emblema della povertà, e che è morto in una croce, emblema della tragedia. Per questo dobbiamo dirci che siamo fratelli e sorelle, non soltanto a parole ma impegnando le energie personali, comunitarie, economiche e politiche: chi ha più vocazione faccia la sua parte“.
E una parte importante possono farla i giovani, come quelli di Economy of Francesco: “Si sta lavorando al consolidamento di questo processo“, anticipa monsignor Domenico Sorrentino nella sua intervista ad Assisi News. “Eof – aggiunge – era nato come evento, quando nel 2019 il Papa mandò l’invito ai giovani economisti per incontrarsi ad Assisi e firmare un patto. La pandemia ha cancellato tutto, ma da lì è nato un processo che finalmente nel 2022 ha portato all’incontro in presenza ad Assisi. E oggi abbiamo avuto la gioia di sapere che il Papa vuole che questo processo continui e si istituzionalizzi, che diventi una proposta continuativa e bene organizzata in cui i giovani siano i protagonisti. Io, come vescovo, ho il compito di presiedere al comitato organizzatore. La conferma della volontà papale è recentissima, dobbiamo andare verso qualcosa di stabile che a partire dai giovani coinvolti nell’economia promuova i valori fondamentali di umanità e fraternità“.
Da Assisi c’è poi anche il premio Francesco d’Assisi e Carlo Acutis per una economia della fraternità, che monsignor Sorrentino definisce “una declinazione di questo progetto di rinnovamento dell’economia: non è un premio qualunque ma un premio generativo, che mette in circolo idee e pratiche che aiutino l’economia meno sviluppata, particolarmente presente nei Paesi più poveri e che prova a realizzare ricchezza facendo leva sul capitale della fraternità. I progetti vincitori prevedono infatti che ci si aiuti l’uno con l’altro e la Diocesi lo promuove anche coinvolgendo altre persone che si mettono in gioco, un po’ come cominciò Francesco. Abbiamo una serie di persone facoltose che si interrogano su una nuova economia e che condividono con noi il percorso, poi c’è un bando che si dirama in tutto il mondo, con un premio di 50.000 euro che ogni anno viene dato a un diverso progetto. Con lo statuto di questo premio vogliamo dare una grande idea che arriva e si diffonde e che mette in moto economie dal basso per mettere un freno allo strapotere dell’economia finanziaria. Non ho eniente contro le banche e le grandi industrie, ma devono esserci principi e valori e un potere alla massa umile delle persone“.
Nelle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno c’è poi il progetto Casa Felice: “Un’idea che – racconta monsignor Domenico Sorrentino – mi è venuta in occasione di una cresima, in cui un ragazzo di 13 anni ha avuto il coraggio di andare al microfono e dire di fronte ai suoi genitori: ‘Gesù ti prego per la pace tra i miei genitori’. Quando ho sentito che chiedeva la pace pensavo dicesse ‘la pace nel mondo e tra i popoli’, invece intendeva in famiglia, nella sua famiglia. Questo ragazzo ha rappresentato il dolore di tanti ragazzi e bambini, ma anche degli anziani. Tutti abbiamo0 bisogno di calore e vicinanza, ma le nostre case diventano vuote e con persone sole, con bambini strapazzati. Voi di Assisi News date anche delle buone notizie, ma ci sono purtroppo anche tante brutte notizie, non corrispondenti al Vangelo: per questo noi ci siamo detti di provare a raggiungere la tristezza delle case mettendo un seme di gioia, la preghiera. Una casa diventa diventa felice se metti fuori Satana, il diavolo che divide, e metti dentro Gesù. E lo facciamo on la preghiera diocesana che mette in vista la famiglia di Nazareth, una delle famiglie più felici. Proviamo a recitarla insieme e cominciamo a bilanciare con il Vangelo e l’amore le notizie che ci portano tristezza. Il progetto porta poi alla lettura e all’approfondimento del Vangelo ma anche all’incontro tra famiglie, per ritrovcarci co nmaggiore socialità. Rimettiamo in gioco, insieme a Gesù, i nostri rapporti, facendoli diventare più fraterni“.
A conclusione dell’intervista con il direttore del gruppo editoriale Assisi News Stefano Berti, infine, gli auguri a tutti i cittadini e agli ospiti delle Diocesi: “Auguri a tutti, e spero di arrivare nelle vostre case e di trovarle felici. Ma so che in tante case c’è tristezza, con problemi di malattia ed economici, e per questo mi auguro che il Natale inauguri per voi una casa felice e una famiglia felice. Vi auguro di riuscire a mettere fuori il male, il male in sé e anche il male inteso come guai di qualsiasi tipo. E che tutti voi diate accoglienza, nel presepe e non solo, a Gesù, che conosce il segreto della gioia“.
(Aggiornamento delle 15.23 con la nota della diocesi). Per quanto riguarda le celebrazioni, quello di quest’anno sarà un Natale speciale, all’insegna degli 800 anni del primo presepe della storia, realizzato da San Francesco a Greccio nel 1223. Tanti gli appuntamenti di fine anno e le sante messe che verranno celebrate per il Tempo di Natale. Nella cattedrale di San Rufino la sera del 24 dicembre, vigilia di Natale, alle ore 23.30 si terrà il Pontificale del vescovo, mentre il giorno di Natale oltre alle sante messe delle ore 8 e delle ore 18, alle ore 10 verrà celebrata la santa messa solenne animata dalla Cappella musicale San Rufino. Come di consueto domenica 31 dicembre durante la santa messa delle ore 17 verrà cantato il “Te Deum” di ringraziamento. Lunedì 1 gennaio le sante messe verranno celebrate alle ore 10 e ore alle ore 18 mentre il 6 gennaio oltre alle sante messe delle ore 8 e delle 18 verrà celebrata una santa messa solenne alle ore 10. Nella chiesa di Santa Maria Maggiore – Santuario della Spogliazione la santa messa “nella Vigilia di Natale” verrà celebrata alle ore 22.30, nel giorno del Natale del Signore la celebrazione eucaristica si terrà alle ore 9.30 e alle ore 11. Domenica 31 dicembre dalle ore 23 alle ore 24 ci sarà l’adorazione eucaristica. Il 1 gennaio la santa messa verrà celebrata alle ore 9.30 e alle ore 11, mentre sabato 6 gennaio, Epifania del Signore santa messa alle ore 9,30 e alle ore 11. La santa messa del giorno di Natale a Nocera Umbra si terrà alle ore 11,15 nella concattedrale di Santa Maria assunta a Nocera Umbra e sarà presieduta dal vescovo Sorrentino. Sabato 24 dicembre la veglia nella concattedrale di San Benedetto a Gualdo Tadino sarà celebrata alle ore 23,30. Il vescovo Sorrentino il giorno di Natale alle ore 18 presiederà la santa messa nella concattedrale di Sant’Agostino a Foligno.
© Riproduzione riservata