Monsignor Domenico Sorrentino diventa vescovo della Diocesi di Foligno-Spello-Valtopina, che non viene però “inglobata” dalla diocesi di Assisi-Nocera-Gualdo, ma rimane a sé stante. L’annuncio lo ha dato il vescovo Sorrentino pochi minuti fa. In un video su Facebook, il vescovo ringrazia il Santo Padre per aver ampliato il suo servizio, unendo le due sedi in persona Episcopi. “Con grande gioia mi metto al servizio del popolo di Foligno, è una grande gioia essere servitore di Dio e della Chiesa”. L’ingresso in diocesi è previsto a fine agosto, come anticipa lo stesso presule (qui il suo discorso integrale). (Continua dopo il video)
“A fine agosto conto di fare il mio ingresso nel ministero pastorale in mezzo a voi. La vita per me sarà “raddoppiata”, la mia agenda sarà ulteriormente appesantita. Ma spero in tante grazie che vi chiedo di ottenermi con una preghiera ardente, la stessa con la quale, da qualche giorno, vi porto tutti all’altare del Signore. Quando, a gennaio dello scorso anno, sono venuto tra voi per la toccante festa della Madonna del Pianto, non pensavo che la Madre stesse per darmi un nuovo appuntamento così importante nella vostra – ormai “nostra” – Chiesa folignate. A Lei chiedo, come sempre nella mia vita, di tenermi per mano. A voi chiedo, con fiducia: fatemi spazio nel vostro cuore. Col desiderio di incontrarvi presto, vi abbraccio e benedico con grande affetto”, scrive.
Le due diocesi rimarranno separate ma Sorrentino sarà vescovo di entrambe. Come riportava Umbria24.it tempo fa, è da tre anni che si discute di una revisione delle diocesi umbre, fino ad ora otto. La Congregazione per i vescovi nel 2016 ha chiesto alle Conferenze episcopali regionali di elaborare un piano. Una delle ipotesi – sempre secondo Umbria24 – parlava di una riduzione drastica, dalle attuali otto a quattro, forse addirittura tre, con Perugia-Città della Pieve e Terni-Narni-Amelia ovviamente inamovibili e Assisi «prelatura territoriale» sotto l’ombrello diretto della Santa Sede.
Ora la notizia della “unione spirituale” di Foligno (che nei piani sarebbe potuta passare sotto Spoleto Norcia) con Assisi, con monsignor Domenico Sorrentino che diventa anche pastore delle cittadinanze di Foligno, Spello e Valtopina. “Una soluzione pastorale come quella che papa Francesco ha scelto per voi comporta un’inevitabile sofferenza. Ma forse può aiutarci a comprendere i segni dei tempi. Dice che non possiamo più pensare con schemi che hanno fatto la grandezza del passato, ma rischiano di essere inadeguati ai tempi nuovi. C’è un mondo in movimento. La società si allontana dalle sue radici cristiane. Questo, lungi dal farci cadere in uno sterile lamento, ci offre un grande stimolo”.
“Dobbiamo tornare – l’appello di Monsignor Sorrentino – all’entusiasmo delle origini, rimetterci in strada, per incontrare, tendere la mano, offrire amore; soprattutto per annunciare Cristo e il suo Vangelo. È quello che papa Francesco chiama ‘pastorale in uscita’ e che il vostro amato pastore, monsignor Gualtiero Sigismondi, anche a
me tanto caro, esprime con lo slogan: dalla pastorale delle campane a quella del campanello! Cari fratelli e sorelle, la crisi che stiamo attraversando – che non è solo quella della pandemia – può diventare una grande opportunità: crisi come grazia! Dobbiamo camminare insieme. Occorre ritessere le nostre relazioni fino a dare alla Chiesa il volto di una famiglia. Conto per questo su tutti voi, sacerdoti e diaconi, persone di vita consacrata, laici”.
“Mi siete già tanto cari, fratelli e sorelle della Chiesa di Foligno! Mi presento a voi con la trepidazione di chi sa di non avere energie giovanili, come quelle che portai nel mio primo incarico episcopale. Mi immergerò presto nella vostra lunga storia di fede. Nella mia mente e nel mio cuore familiarizzo già con il patrono San Feliciano. Ma come dimenticare che la Chiesa di Foligno e quella di Assisi sono legate da una via “francescana” di santità, che passa – per non citare che alcuni vertici – per le altezze mistiche di Sant’Angela da Foligno e l’insigne storia di carità della beata Angelina? Soprattutto non dimentico che lo stesso Francesco, nel suo itinerario di conversione, pose a Foligno quel famoso gesto di vendita del suo cavallo e della sua merce ritornando ad Assisi con la voglia di farla finita con le ricchezze mondane, per vivere la piena libertà dei figli di Dio e la condivisione con i poveri. Di lì a poco, questo vescovado lo avrebbe visto “spogliarsi” fino alla nudità. I due episodi intrecciano il filo che, nella Provvidenza di Dio – conclude monsignor Domenico Sorrentino – ormai legherà queste due Chiese così privilegiate per tanta storia e santità.
Nomina Monsignor Domenico Sorrentino vescovo di Foligno, le reazioni
“ Una grande gioia per la Città di Assisi la nomina di Monsignor Domenico Sorrentino a Vescovo anche della Diocesi di Foligno. Lo ha deciso Papa Francesco che ha unito in persona episcopi l’incarico con la guida della Diocesi di Assisi – Gualdo Tadino – Nocera Umbra. Ufficialmente rimarranno (almeno per il momento) due Diocesi distinte, ma unite dalla figura del nostro vescovo”. Queste le prime parole del sindaco di Assisi Stefania Proietti alla notizia del nuovo incarico per monsignor Sorrentino che da 16 anni è la guida pastorale della città di San Francesco: “allargare i confini del suo ruolo al terzo comune dell’Umbria è di sicuro un prestigio e una responsabilità. Come sindaco di Assisi e come amministrazione comunale accogliamo tale nomina con sentimenti di contentezza per una comunità religiosa che si estende alla città di Foligno e formuliamo un sentito augurio di buon lavoro al nostro vescovo”.
“La nomina di Monsignor Domenico Sorrentino a Vescovo di Foligno non può che essere accorta con grande felicità per le doti umane e pastorali che il già Vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo tadino ha manifestato in questi anni di episcopato ha dimostrato nelle realtà provinciali dove sta svolgendo il suo operato”. A parlare è il Presidente della Provincia di Perugia, Luciano Bacchetta appresa la notizia della nomina di Mons. Sorrentino a Vescovo di Foligno e dell’unione in persona Episcopi delle due diocesi. “Avendo avuto modo di conoscere personalmente Mons. Sorrentino – aggiunge Bacchetta – sono convinto che possa svolgere al meglio questo importante incarico affidatogli dal Santo Padre costruendo un percorso di sinodalità tra queste due realtà che sono vicine sia territorialmente che spiritualmente”.
Foto: Mauro Berti, AssisiNews
© Riproduzione riservata