Addio a Padre Vincenzo Coli, custode del Sacro Convento nel 2001 (confermato poi dal 2005 al 2009, quando venne sostituito dall’attuale vescovo di Terni padre Giuseppe Piemontese) e, ancora prima, dal 1981 al 1989. Gli incontri per il dialogo e la pace – ricordava Repubblica.it nel 2005 – hanno contrassegnato la guida di padre Vincenzo Coli: dalla storica visita nel 1983 di Enrico Berlinguer, segretario del Pci, all’estremo tentativo di evitare la guerra in Iraq con l’incontro con Tareq Aziz nel febbraio del 2003. L’impegno per la pace è passato attraverso il primo incontro interreligioso del 27 ottobre del 1986, promosso ad Assisi da papa Giovanni Paolo II con i rappresentanti delle altre religioni, poi ripetuto il 24 gennaio del 2002. Il nome di padre Coli è legato anche all’inaugurazione (avvenuta nel 2006 e ancora in parte da completare) dei restauri della volta della Basilica Superiore di San Francesco, devastata dal sisma che colpì l’Umbria nel settembre del 1997: ad Assisi persero la vita quattro persone, due frati e due tecnici della Sovrintendenza. Il funerale di p. Vincenzo Coli sarà giovedì 21 giugno alle ore 16 nella Basilica inferiore.
“Padre Vincenzo Coli – scrive il sito sanfrancesco.org, da cui è tratta la foto in evidenza – è morto oggi 19 giugno alle 13.00 presso la struttura ospedaliera di Foligno. L’intera comunità francescana conventuale del Sacro Convento di Assisi rende grazie a Dio per il dono di questo fratello; e a lui per il servizio fedele e appassionato alla fraternità, alla Chiesa e alla società. Padre Vincenzo è stato Custode per 17 anni dal 1981 al 1989 e dal 2001 al 2009. Accompagniamo questo momento – ha dichiarato il Custode del Sacro Convento di Assisi, padre Mauro Gambetti – con la preghiera sulla tomba di San Francesco”. La camera ardente sarà allestita nella cappella delle reliquie della Basilica di San Francesco.
Tanti i messaggi di cordoglio: “La morte di Padre Vincenzo Coli – scrive la presidente dell’Assemblea legislativa, Donatella Porzi – lascia un grandissimo vuoto non solo nella sua Famiglia religiosa, ma anche nel mondo civile, che lui ha sempre guardato con altissima attenzione e nel quale spesso ne è stato protagonista e testimone autentico del messaggio francescano”. “Di padre Coli – aggiunge monsignor Domenico Sorrentino – si ricordano in particolare l’impegno profuso per l’attività pastorale del Santuario e la collaborazione espressa anche nella vita diocesana come vicario episcopale per la Basilica di San Francesco”.
“In questo triste momento terreno – scrive il coordinamento comunale di Forza Italia – rivolgere le più vive condoglianze al Padre Custode Mauro Gambetti e a tutta la comunità
francescana conventuale del Sacro Convento di Assisi. Coli ha avuto unalunga presenza nella città di Assisi che non ha lasciato indifferenti gli stessi assisani, è stato un punto di riferimento per tutti, in periodi bui e splendenti. Assisi e ha avuto lafortuna di averlo nella vita terrena, non mancherà in futuro un suo sguardo alla città serafica. Unisco le mie personali e sentite condoglianze – conclude il coordinatore Leonardo Paoletti- avendo avuto il privilegio di collaborare nelle varie occasioni istituzionali dal 2006 al 2010”.
“La Città di Assisi – il commento del sindaco Stefania Proietti su Facebook – si stringe alla comunità francescana del Sacro Convento in preghiera nel ricordo di Padre Vincenzo Coli che, da oggi, guarda #Assisi dal cielo. La Città di Assisi ricorda con affetto i 17 anni in cui padre Vincenzo ha guidato la comunità francescana conventuale e servito, con umiltà e dedizione, la Basilica che custodisce le spoglie del nostro San Francesco”.
“Con grande dolore – scrive Claudia Travicelli – leggo che ci hai lasciati, ho un rimorso, come ti avevo mandato a dire sarei venuta presto a trovarti, in quel luogo bellissimo, direi immenso di fede, che anche quando ne eri lontano, rimaneva sempre la tua vera casa. Il mio cuore è dolorante nel saperti andato via, tanti sono i ricordi e i momenti condivisi, con grande affetto, con quella educazione e quel rispetto che oggi come oggi, purtroppo vengono sempre più a mancare. Ci hai insegnato tanto, ci hai trattati come tuoi figli ed hai avuto sempre una parola gentile per chi incontravi nel tuo cammino. Essere accolti da te, in quel magnifico luogo il “Sacro Convento”, era per noi tutti un onore e un grande privilegio. Per questo e tanto altro, per quello che hai fatto per tutti noi e per Assisi, ti dico Grazie, convinta che nella casa del Padre, porterai tutto il bene che ci hai donato e troverai anche lì una credente, come me, che ha bisogno del tuo aiuto e delle tue parole. Onorata di averti conosciuto, con il cuore, con dolore formulo le mie più sentite condoglianze”.
Saluta anche il sindaco di Assisi Claudio Ricci: “Padre Vincenzo Coli era, soprattutto, un “Padre” nell’accezione più intima e autentica del termine. Un Padre affettuoso che misurava, con saggezza, parole, consigli e segni di concreta “carità condivisa” mantenendo, sempre, anche nei momenti complessi (come nel periodo di valorizzazione, post sisma, del complesso basilicale), quella cortesia ampia di valori per l’accoglienza. Mi piace pensarlo “asceso” fra i colori del ciclo giottesco, della Basilica di San Francesco, che tante volte ha illustrato agli ospiti di Assisi. Si, fra i colori del paradiso che, già in terra, ha donato a tutti noi”.
“Ci preme esprimere, in ossequio al carattere affabile, umile, gioioso e competente del Francescano quale fu, il cordoglio più sentito”, scrive il Partito Democratico di Assisi. In una nota si ricorda padre Coli “come l’uomo che aprì il Sacro Convento ai dialoghi con la politica in modo semplice e costruttivo, in modo rassicurante già dal lontano 1983. Borgognoni Mariano, l’allora capogruppo del PCI in consiglio comunale e presente allo storico incontro di apertura, ricorda con grandissimo affetto Padre Coli, vero Custode di tutti i valori Francescani, perché riusciva a tenere insieme la semplicità e la lungimiranza credendo nel potere del fare e del dialogo. Dobbiamo dire GRAZIE a Lui e a tutte le persone che con umiltà lavorano ogni giorno per stabilire connessioni tra persone e gruppi per una migliore armonia di vita e di dialogo. GRAZIE Padre Vincenzo. Riposa in Pace”
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