“È un luogo di grazia, c’è una presenza del divino impressionante, una presenza di Maria molto forte. E poi c’è Francesco, Santo universale: qui viene gente da tutto il mondo, tanti i giovani, affascinati da questa figura che ha saputo entrare in dialogo con Dio, con gli esseri umani, con il Creato”. Così padre Giuseppe Renda, in un’intervista alla Nazione Umbria di metà settembre, parla della Porziuncola della quale è nuovo Custode.
Siciliano di Pozzallo, classe 1955, padre Giuseppe Renda sino a 26 anni ha studiato architettura a Firenze: “Ho smesso quando mi mancavano 5 esami. In quel periodo lavoravo per mantenermi gli studi: aiuto cuoco, facchino, rappresentante”. Nel 1988 l’ordinazione sacerdotale e poi, per 25 anni, l’impegno in parrocchie umbre: a Umbertide, a Terni, a Stroncone. Dal 2014 è a Santa Maria degli Angeli dove si è occupato della formazione dei giovani frati. “La parrocchia ti mette a contatto con il territorio, con i problemi reali della gente, con la quotidianità – dice padre Giuseppe Renda – una esperienza che qui alla Porziuncola serve tantissimo”.
La Basilica di Santa Maria degli Angeli richiama folle di fedeli e nel 2016 ha visto la presenza di Papa Francesco per gli 800 anni dell’indulgenza plenaria voluta da Francesco. “La Porziuncola – dice il Custode – è un luogo speciale. In confessionale, ad esempio, mi capita di trovare gente che dice di essere entrata per motivi turistici e poi sente la necessità di far chiarezza nella propria vita e di ricevere un Perdono dalle mani di Dio. È possibile toccare con mano quella misericordia che è uno dei motivi di base del Pontificato di Papa Bergoglio, consapevole che l’uomo è fragile, che ha bisogno di tanta comprensione. Papa Francesco invita alla misericordia per riportare tante persone verso il Signore, verso la pace, verso il riappropriarsi, in modo adulto, della propria libertà. Noi – conclude padre Giuseppe Renda – siamo qui ad accogliere l’uomo di oggiche spesso ha smarrito i valori fondanti della vita. Noi frati siamo tutti qui al servizio di Dio e del suo progetto che ha un nome: pace”.
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