Al via il Sentiero di Francesco, con la Preghiera per il Creato 2018 nizierà oggi, 31 agosto alle ore 17, e si concluderà sabato 1° settembre alle ore 10 sul Sagrato della Basilica di San Francesco d’Assisi con una Dichiarazione congiunta che invita tutti i cristiani ad agire coraggiosamente per il clima e con un’azione simbolica che coinvolgerà 10 persone appartenenti alla grande famiglia del Serafico per ricordare i più deboli. “Abbiamo voluto partecipare alla Preghiera per il Creato 2018 perché avvertiamo la necessità e l’urgenza di promuovere una cultura di reale accoglienza e fraternità. La società rischia di smarrire il senso e la responsabilità della cura delle persone e del Creato”, spiega Francesca Di Maolo, Presidente dell’Istituto Serafico di Assisi.
Come detto, il Serafico partecipa con un’azione simbolica che si svolgerà sul Sagrato della Basilica di San Francesco il 1° settembre, davanti agli alti rappresentanti delle confessioni cristiane di tutto il mondo. Dieci persone appartenenti alla grande famiglia del Serafico saliranno sul palco per consegnare una piantina di ulivo per ricordare l’impegno nei confronti del Pianeta e di tutte le creature che lo abitano. Sarà un modo per richiamare l’attenzione di quanti sono uniti nella preghiera a non dimenticare il nostro Pianeta, i bambini, gli orfani, gli anziani, le persone affette da gravi disabilità, le persone che fuggono da guerra, fame e povertà, ma sarà anche un omaggio alle grandi risorse dell’umanità, quali la famiglia, il lavoro e soprattutto la bellezza del Creato.
“Il nostro lavoro – aggiunge Di Maolo a proposito della Preghiera per il Creato 2018 – ci porta costantemente a percepire una profonda verità, ossia che l’uomo può essere pienamente se stesso solo se è in relazione con gli altri, con tutto il Creato e con Dio. È per questo motivo che la vita ha bisogno di relazioni. Perché senza una persona accanto che li accompagni a fare esperienza della vita e del Creato, i più deboli sarebbero condannati alla mera sopravvivenza e non potrebbero mai vivere pienamente. Prendersi cura dei più vulnerabili è impossibile senza prendersi prima cura delle persone che ci circondano e dell’ambiente in cui viviamo. San Francesco, al quale la nostra Opera è dedicata, ci ha insegnato che l’ecologia integrale passa solo attraverso la conversione del cuore. Solo allora ci sentiremo intimamente uniti a tutto ciò che esiste e parti della casa comune che Dio ci ha affidato”.
Tra i leader religiosi che oggi e domani saranno in Assisi per la prima preghiera per il Creato 2018, il cardinale Angelo Bagnasco, in qualità di presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa, , monsignor Bruno-Marie Duffé, segretario del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale del Vaticano, Arc. Bernard Ntahoturi, rappresentante dell’Arcivescovo di Canterbury, Archim. Athenagoras Fasiolo, rappresentante del Patriarcato Ecumenico, Rev. Dr. Martin Junge, segretario generale della Federazione Luterana Mondiale; Rev. Elizabeth Bussmann, Diocesan Environment Officer della Diocesi Anglicana in Europa; Rev. Henrik Grape, Senior adviser on Care for Creation, Sustainability and Climate Justice del Consiglio Mondiale delle Chiese. “Ad Assisi vivremo una giornata importantissima dove inviteremo tutti ad unirsi in preghiera affinché l’uomo ami e rispetti l’ambiente – dichiara il direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi, padre Enzo Fortunato – La salvaguardia del creato è tra le più importanti sfide contemporanee e richiede gesti e stili di vita nuovi”.
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