Nella visita al monastero delle clarisse di San Martino a Trevi per il “pellegrinaggio” alle comunità contemplative della diocesi di Spoleto-Norcia di mons. Renato Boccardo, il vescovo ha incontrato la badessa Suor Milena Russo, suora di clausura originaria di Santa Maria degli Angeli che guida appunto le Clarisse di San Martino in Trevi.
Ed anche le Clarisse di San Martino a Trevi, come tutte le altre religiose, stanno sperimentando un nuovo stile di vita causato dal Coronavirus. “Per noi la vita a causa delle restrizioni non è cambiata – ha detto Suor Milena Russo secondo la nota della diocesi spoletina – tanto perché viviamo in clausura. Però alcuni aspetti fondamentali della nostra comunità sono stati modificati. Ad esempio non abbiamo più la celebrazione quotidiana della Messa e non possiamo accostarci al sacramento della riconciliazione. E per noi tutto ciò è stranissimo. Le nostre giornate poi erano scandite anche da persone che bussavano alla nostra porta per domandare preghiere, per lasciare un’intenzione, per confidarsi, per chiedere aiuto, per sostare un paio di giorni in foresteria e riscoprire o approfondire la propria spiritualità. E invece, ma sottolineo giustamente, non si vede nessuno”.
Suor Milena Russo è partita da Santa Maria degli Angeli per la sua scelta di vita: “Non viene mai meno la preghiera – ci tiene a sottolineare madre Russo – anzi – si è rafforzata per il bene della Chiesa e del mondo. Ma sentiamo la mancanza dei sacramenti e del contatto con le persone”. La visita del vescovo Renato Boccardo è avvenuta martedì 14 aprile, un gesto con il quale lui stesso “intende sottolineare la presenza significativa della vita contemplativa all’interno del tessuto ecclesiale. È giusto celebrare questa testimonianza di vita – ha detto il vescovo – donata al servizio di Dio e della Chiesa e dire grazie alle monache per la preghiera di intercessione a favore della diocesi in questo tempo di coronavirus”.
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