“Ringraziamo tutto il personale dell’azienda che, in questi mesi segnati dalla pandemia del Covid-19, sta svolgendo il proprio lavoro in modo efficace, con notevole competenza e con un grande cuore”. Questo il messaggio della direzione dell’Usl Umbria 1 – rappresentata da Gilberto Gentili (direttore generale), Massimo D’Angelo (direttore sanitario) ed Alessandro Maccioni (direttore amministrativo) – in occasione della Giornata Nazionale dei camici bianchi 2021, che si celebra il 20 febbraio per ricordare e ringraziare gli operatori sanitari impegnati nella lotta contro il Coronavirus.
“Questa pandemia – sottolinea la direzione aziendale – ha ricordato a tutti l’inestimabile valore di chi opera nella sanità. Ognuno nel proprio campo di competenza, nei presidi ospedalieri, nel dipartimento di prevenzione e nei servizi territoriali, sta lottando quotidianamente contro il virus, dedicandosi con umanità ai malati e alle loro famiglie: medici, infermieri, operatori socio sanitari, tecnici di laboratorio, il personale delle Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) e dei team vaccinali, i medici di assistenza primaria e i pediatri di famiglia, i medici di continuità assistenziale ed il personale a contratto. Ma insieme agli operatori sanitari coinvolti in prima linea – prosegue la direzione – vogliamo ringraziare tutto il personale amministrativo, impegnato nelle procedure ordinarie ed in urgenza per il reclutamento del personale, gli acquisti, le donazioni ed il passaggio di informazioni; il servizio informatico, che ha implementato tempestivamente sistemi gestionali ed informativi fondamentali per la gestione delle attività primarie e per la condivisione aziendale ed interaziendale delle informazioni; l’ufficio tecnico e, in generale, tutto il personale che ha supportato e continua a supportare la direzione e i colleghi sanitari in questa difficile e prolungata emergenza”.
E anche la Città di Assisi aderisce alla Giornata nazionale Camici Bianchi 2021 istituita il 20 febbraio in segno di riconoscimento a tutto il personale sanitario che, in questo anno di pandemia, si è prodigato e continua a spendersi senza risparmio di energia e di tempo nel curare e assistere i malati di Covid-19. L’adesione è stata votata all’unanimità dal Consiglio Comunale il 3 agosto scorso dopo la presentazione di un ordine del giorno, firmato dai consiglieri Francesca Corazzi (Pd) e Moreno Fortini (FdI), proprio per ricordare lo straordinario impegno dei camici bianchi che hanno affrontato, e tuttora affrontano, l’emergenza sanitaria mettendo a rischio la propria salute per garantire quella di tutti i cittadini. Prima dell’approvazione dell’ordine del giorno, si era sviluppato un dibattito tra i rappresentanti delle forze politiche presenti in aula e tutte le voci si erano incanalate verso un’unica direzione, quella convogliata nel voto unanime.
Per prima aveva preso la parola il consigliere Corazzi ricordando il personale sanitario che ha perso la vita in questa pandemia e ripercorrendo le tappe che hanno portato all’approvazione della Giornata nazionale dei Camici Bianchi 2021 da celebrarsi il 20 febbraio di ogni anno. Tutto era iniziato a fine aprile dell’anno scorso quando fu avviata una petizione promossa dalla Siae (in particolare dal presidente Giulio Rapetti in arte Mogol e dal regista Ferzan Ozpeteck) per dare vita appunto a una Giornata dedicata al personale sanitario nazionale. Subito c’era stato l’apprezzamento del presidente della Repubblica Mattarella e quindi a maggio la legge fu approvata per testimoniare gratitudine e riconoscenza ai camici bianchi.
In quanto medico, il consigliere Corazzi aveva sottolineato che “è importante ricordare il lavoro e l’impegno dei miei colleghi in questa emergenza, vorrei solo aggiungere che tutto il personale sanitario si batte ogni giorno contro ogni malattia, anche a rischio della propria salute, per garantire quella di tutti noi, e non solo per la emergenza Covid. E non vogliamo non dobbiamo, a parere mio, essere chiamati eroi, perché lo abbiamo scelto convintamente, questo lavoro, che è una missione, e chiediamo solo rispetto, perché quelli del Covid sono quelli che trovavate in ospedale prima e che troverete dopo, chiediamo solo di essere messi nelle migliori condizioni possibili per svolgere la loro missione, perché chi sceglie di fare il medico sceglie di esserlo tutti i giorni e i minuti della sua vita”.
“Questo non è per rivendicare diritti e sgravarsi di doveri – aveva concluso Corazzi – ma affinché si possa garantire le migliori cure a tutti, onoriamoli e ricordiamoli con la istituzione della Giornata Nazionale dei Camici Bianchi, ma soprattutto difendendo il nostro sistema sanitario nazionale che ci ha permesso e ci permetterà in futuro, se ben conservato, di curare tutti senza distinzione di età, sesso, classe sociale”.
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