“Il Ministero è già al lavoro e stiamo predisponendo tutte le misure necessarie per intervenire, anche in deroga alle vigenti disposizioni normative, in materia di: valutazione intermedia e finale degli studenti; modalità di recupero degli apprendimenti; requisiti di accesso e struttura degli Esami di Stato, per il I e II ciclo di Istruzione; ridefinizione del calendario scolastico nazionale e dei calendari regionali, nel rispetto delle prerogative delle Regioni”. Lo ha detto durante l’informativa in Senato la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, che ha fornito alcune anticipazioni sugli esami di maturità 2020.
“Anticipo sin d’ora quella che può essere una diretta conseguenza di questo approccio di valorizzazione dei percorsi di ognuno, che riguarda la composizione delle commissioni d’esame per la scuola secondaria di II grado. Il mio orientamento per gli esami di maturità 2020 è di proporre una commissione formata da soli membri interni, con presidenti esterni. Da un lato, ciò vale a tutelare gli apprendimenti effettivamente acquisiti. Dall’altro, un presidente esterno si fa garante della regolarità dell’ intero percorso d’ esame”
Sugli esami di Stato “abbiamo più volte ribadito la necessità, come chiedono anche gli studenti ai quali va il mio abbraccio più grande, di predisporre le modalità che garantiscano un esame serio che tenga conto dello sviluppo reale degli apprendimenti. Questo approccio non vuole essere finalizzato alla rigidità formale, al contrario intende volgere alla valorizzazione dei percorsi di ognuno, attraverso lo strumento più idoneo per tutti”, ha concluso la ministra.
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Gli studenti plaudono, ma sugli esami di maturità 2020 però aspettano anche altre risposte: “Il ministero – secondo l’Unione degli Studenti – deve chiarire definitivamente come sarà svolto l’ esame, solo la commissione interna non basta. Sono ancora troppe le differenze nelle modalità di didattica a distanza: ci sono classi in cui vengono soltanto assegnati compiti ma non sono svolte le lezioni e studenti che, non potendosi permettere un pc o dovendolo dividere con la famiglia, sono totalmente esclusi dalla scuola”.
“Così non si può fare una seconda prova scritta uguale per tutti – sostiene il sindacato studentesco – abbiamo proposto di sostituirla con una tesina sulla materia d’ indirizzo: in questo modo ogni studente potrebbe valorizzare ciò che è riuscito a svolgere. Molti poi non hanno avuto modo di recuperare le insufficienze e di restare al passo con le lezioni: per questo proponiamo di ammettere tutti all’esame; non devono essere requisito per accedere neanche i PCTO e i test Invalsi, al rientro a scuola non ci sarà tempo per svolgerli”.
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Per la Rete degli Studenti Medi, “Nulla è stato detto sullo svolgimento delle prove, sulle simulazioni o sui criteri di ammissione. Troppe domande restano irrisolte. Come si dovrà svolgere l’esame di stato? Quali saranno i criteri di valutazione? Come sarà ridefinito il calendario scolastico? Il Ministero ha il dovere di fare chiarezza, subito. Dall’inizio dell’emergenza chiediamo che l’alternanza scuola lavoro e i test Invalsi non siano requisiti di ammissione agli esami di maturità 2020, che siano tutti ammessi. Chiediamo di rivedere la seconda prova anche mettendone in discussione l’esistenza stessa. Chiediamo chiarezza su un orale che migliaia di maturandi ancora non sanno come affrontare. Infine, chiediamo che ne sarà della valutazione, quotidiana e relativa all’esame. Ancora oggi non abbiamo risposte. Gli studenti non possono restare sospesi senza sapere cosa li aspetta”.
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