L’alberghiero di Assisi è tra le 12 scuole italiane selezionate per partecipare al primo hackathon della Scuola dedicato al futuro della mobilità dolce. Nell’ambito dell’iniziativa nazionale”terr@dimezzo- #FuturaItalia#PNSD” che fa tappa ad Avellino fino a domani, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca ha promosso “Soft Mobility Hack”, il primo hackathon della Scuola italiana dedicato al futuro della mobilità nelle“terre di mezzo”,dall’abbandono dei vecchi tracciati al ripristino delle ferrovie storiche.
Per la scuola assisana partecipano Alessio Battiloro, Nicolò Dusini, Valentina Vera, Arianna Bergamo (4’ commerciale) e Virginia Arcangeli e Daniel Rotondaro della 4’ Sala e Vendita; ad accompagnarli, il professor Aldo Geraci. L’Italia – è scritto in una nota dell’Alberghiero di Assisi dedicata all’iniziativa sulla mobilità dolce – possiede migliaia di chilometri di ferrovie poco utilizzate o addirittura dismesse,che potrebbero essere importanti volani per un turismo lento e sostenibile. I contesti e gli scenari in cui scorrono i binari sono,infatti,spesso splendidi: dalle campagne toscane alle montagne sarde,passando per i laghi prealpini,gli Appennini. Sono moltissimi gli esempi in tutto il Paese. E l’Umbria non è da meno con lo storico tratto ferroviario a scartamento ridotto Spoleto- Norcia dismesso nel 1968.
Il “Soft Mobility Hack” sarà un’occasione unica per raccogliere il punto di vista e le idee dei più
giovani su come le nuove tecnologie applicate alla mobilità dolce possano contribuire alla
rigenerazione e riconnessione delle aree interne del nostro Paese, in un’ottica di sviluppo
sostenibile. I risultati rappresenteranno un capitale prezioso di idee,proposte e suggestioni in vista degli appuntamenti della Scuola italiana per il 2019, dichiarato dal Ministero per i beni e per le attività culturali “Anno nazionale del turismo lento”.
L’hackathon è, dunque, una competizione di durata variabile che, a partire da un tema principale,
propone delle sfide ai suoi partecipanti. Essi, organizzati in gruppi eterogenei, hanno il compito di
affrontarle, ricercando e progettando nuove soluzioni,modelli, processi o servizi innovativi. Per tutte le studentesse e studenti sarà un’esperienza di grande valore. Avranno l’opportunità di apprendere strumenti e metodologie innovative di co-progettazione, di condividere la loro visione di società e di futuro lavorando in gruppi di lavoro eterogenei, sia per provenienza che per indirizzo scolastico. Potranno inoltre esporre le proprie idee e soluzioni dinanzi ad esperti ed esponenti del mondo delle Istituzioni, dell’Università, delle organizzazioni internazionali e dell’associazionismo.
Foto in evidenza, comunespoleto.gov.it
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