Nelle giornate dal 9 al 12 dicembre scorso, presso la sede di Palazzo Bernabei, si è svolto il meeting finale del progetto europeo Teaching 2030 (teaching2030.eu), di cui il Dipartimento di Economia dell’Università di Perugia è partner. Docenti universitari provenienti da Austria (Università di Burgenland e il partner Create21st), Spagna (Università di Valencia), Portogallo (Università di Aveiro), Slovenia (Università di Maribor), Macedonia (Università di St Kliment Ohridski – Bitola), Croazia (Università di Rijeka) e Ungheria (Università di Eszterhazy Karoly) si sono incontrati per discutere di didattica innovativa applicata al turismo.
Il corso di laurea in Economia del Turismo di Assisi continua ad essere protagonista a livello europeo grazie all’impegno profuso dai docenti e dal personale amministrativo per ospitare la tappa finale di un progetto durato due anni. “È stato un onore per noi partecipare al progetto ed ospitare colleghi provenienti da tutta Europa” ha dichiarato il responsabile del progetto per l’Università di Perugia il prof. Simone Splendiani. “E’ importante anche per il rilancio della sede di Assisi e per il corso di Laurea in Economia del Turismo, che sempre più si sta affermando nel panorama nazionale come punto di riferimento, sia nella didattica che nella ricerca”. Un sentito ringraziamento anche da parte del leader del progetto, la professoressa Petra Hauptfeld dell’Università austriaca di Burgenland: “E’ stato un piacere lavorare con questi colleghi e ritengo che la sede di Assisi sia stata perfetta per ospitare l’evento finale e concludere così il progetto”.
Durante la permanenza dei docenti ad Assisi vi è stato anche un breve incontro con il sindaco Stefania Proietti, la quale ha ringraziato i partecipanti e ha dichiarato la volontà di collaborare in futuro a progetti europei che coinvolgano anche la città di Assisi.
Foto in evidenza: il gruppo di docenti a Palazzo Bernabei.
Foto sotto: la leader del progetto Teaching 2030 Petra Hauptfeld, il sindaco Stefania Proietti e il referente per l’Università di Perugia Simone Splendiani.
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