È andato ad Angelo Borrelli, capo del Dipartimento della Protezione civile nazionale, il premio “Pellegrino di pace”, consegnato ieri nella sala della Conciliazione del Comune di Assisi dal Centro
internazionale per la pace fra i popoli. Presente il sindaco Stefania Proietti.
“Qui si è fatta la storia della Protezione civile”, ha ricordato Borrelli a margine della premiazione, riferendosi al terremoto del 1997 che colpì Assisi, Foligno e diverse cittadine dell’appennino umbro-marchigiano. “Era nata infatti qualche anno prima – ha aggiunto – ma il vero banco di prova fu il
sisma del 1997, con grandi risultati”.
“Il premio che ricevo – ha quindi detto Angelo Borrelli – è un riconoscimento al sistema della Protezione civile, al lavoro di tanti uomini e donne, ai tanti volontari che ogni giorno sono impegnati sul campo”. Sulla ricostruzione dopo il sisma del 2016, il capo della Prociv ha rimarcato che “la lentezza con cui si procede è dovuta alle troppe norme che abbiamo nel nostro sistema”.
“Mi auguro – ha proseguito – che si possa semplificare quanto prima il quadro normativo”. Borrelli, come già fatto in altre occasioni, ha di nuovo invocato un “testo unico per la gestione delle ricostruzioni”. “Regole standard – ha spiegato il capo della Prociv – che possano essere applicate in qualsiasi evento calamitoso e in qualsiasi territorio”.
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