Il premio Samaritano 2019 è andato, postumo, a Eugenio Fumagalli. Il 0 brianzolo quarantasettenne, ha perso la vita lo scorso 13 gennaio salvando una coppia di fidanzati rimasti coinvolti in un incidente lungo la strada provinciale Milano-Meda. Questa mattina al Parco del Samaritano, a Petrignano di Assisi, c’erano tanti cittadini, per assistere alla consegna del premio ai familiari e agli amici di Fumagalli. Tra loro, anche una delegazione di tassisti di Assisi, che hanno donato una targa ricordo ai familiari del collega. “A te Eugenio Fumagalli, Zulu 38 tassista eroe, che non hai esitato a rischiare la tua vita per salvare la vita di altri, come avevi fatto tante altre volte da poliziotto. Grazie per la tua generosità che onora noi tutti tuoi colleghi. Ora riposa in pace, abbracciato dalla misericordia e dalla tenerezza di Dio. I tassisti di Assisi”, la dedica sul quadro.
A Fumagalli è andato il premio istituito in memoria di Giancarlo Tofi, che la sera del 12 ottobre 1972 soccorse coraggiosamente un ciclista caduto lungo la SS147 che congiunge Petrignano d’Assisi a Bastia. Mentre Giancarlo cercava di chiedere aiuto agli automobilisti in transito, tentando anche di fermare il traffico affinché il ciclista non venisse travolto, una macchina a forte velocità lo investì in pieno.
Alcuni cittadini di Petrignano, a ricordo di Giancarlo e di tutte le vittime della strada, pensarono quindi di istituire un premio da assegnare ogni anno a una persona che, dietro segnalazione di enti, autorità, forze di polizia e stampa, si fosse distinta per un gesto di coraggio e solidarietà stradale. Il trofeo venne denominato “Il Samaritano” in riferimento alla parabola evangelica e dunque ai valori universali di altruismo e amore per il prossimo. Il primo anno, 1973, andò alla mamma di Giancarlo Tofi. Archiviato nei primi anni del 2000 – nel 2010 si era pensato a un revival, mai realizzato – nel 2018 il premio Samaritano ha ripreso slancio anche grazie a internet, che permette di conoscere “in tempo reale” autori di gesti di eroismo, non solo italiani. E infatti oggi, oltre che a Tofi, è dedicato anche a Bruno Batori, petrignanese ‘doc’ mancato nel 2018 e tra i creatori del riconoscimento.
Il premio Samaritano è stato consegnato a esponenti delle forze dell’ordine e cittadini, italiani e stranieri, che compiono un gesto di altruismo. Per la prima volta nella storia, il premio Samaritano 2019 è andato a una persona deceduta. Ma, come spiegano dalla Pro loco, “la vicenda di Eugenio Fumagalli è particolarmente calzante con la vicenda del nostro concittadino. Il comitato l’ha proposta e la commissione l’ha ritenuto meritorio del riconoscimento”.
A ritirare il premio, dopo la cerimonia, sono stati Sandra Turchi, compagna del tassista, la sorella del tassista Luisa, e il padre Francesco. “Una cerimonia molto emozionante”, hanno dichiarato commossi. Prima del sindaco ha parlato Sebastiano Punzi, sindaco del consiglio comunale dei ragazzi. Al termine della cerimonia, la posa della corona di alloro, la piantumazione di una rosa da parte dei familiari e la benedizione.
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