Un viaggio nel rapporto tra interiorità e corpo che si inserisce nell’anniversario delle stimmate che san Francesco ricevette sul monte de La Verna 800 anni fa e da cui prende ispirazione il tema di quest’anno. Alessandro Baricco apre il Cortile di Francesco 2024 con un’anteprima (realizzata in collaborazione con Umbria Green Festival) dedicata all’infinito, nello specifico una suggestiva lectio “Sull’infinito” che parte dall’antichità per arrivare all’Infinito di Giacomo Leopardi e ai tempi di oggi.
“Francesco trova l’infinito nella religione”, ha detto Alessandro Baricco, ed è un momento importante perché laddove “l’infinito storicamente è una esperienza storicamente di paura, invece l’esperienza religiosa offre un lasciapassare verso l’infinito che in qualche modo ti mette al sicuro”. Ma l’infinito è stato studiato sin dall’antica Grecia, con Pitagora e i pitagorici che studiavano la musica per capire da dove arrivasse. La filosofia pitagorica concepì la musica come elemento che, assieme alla matematica, coinvolge tutto l’Universo, ossia l’infinito. Pitagora fu il primo a scoprire che i suoni matematici avevano delle proporzioni rotonde, limpide e belle. “Ma – ha detto Alessandro Baricco – nella musica c’era una crepa: sol e do non suonavano bene. Questa crepa è il comma pitagorico, che rappresenta il rapporto tra semitono cromatico e diatonico, un comma indica la differenza infinitesimale di frequenza fra due suoni di altezza quasi uguale. Dall’antica Grecia si è passati all’Illuminismo, “Una civiltà che ha categorizzato tutte le cose; qui non c’era molto posto per l’infinito”, ma poi è arrivato il Romanticismo, che ha inserito l’afflato dell’infinito “tra le cose che potevamo abitare e respirare”. Prova ne è L’infinito di Giacomo Leopardi, che definì “dolce” il naufragio nell’infinito. (Continua dopo il video – link diretto)
L’infinito è dunque un luogo dolce in cui si fa l’esperienza di un’armonia – una luce gentile – che è la presenza di tutto in tutti e di ciascuno in tutto, secondo una felice intuizione del filosofo neoplatonico Plotino, richiamato da Baricco stesso. Ma l’esperienza di questa armonia la ritroviamo nella sensibilità contemporanea verso lo sviluppo sostenibile, nel rapporto tra ambiente e umanità, tra persona e comunità, tra passato, presente e futuro. “E se la generazione degli adulti, la nostra generazione, non ha saputo cogliere il richiamo all’armonia, i giovani di oggi sono nostri maestri in questo – ha concluso Alessandro Baricco salutato con due minuti di fitti applausi – e quindi viva i giovani”. “Francesco d’Assisi – ha dichiarato fra Giulio Cesareo, direttore dell’Ufficio comunicazione del Sacro Convento – è una persona così autentica e integra, che al di là della sua esperienza eminentemente religiosa, può entrare ed entra in dialogo con tutti in maniera semplice e rispettosa: provoca ad abitare l’incontro all’infinito e a varcare la soglia di se stessi con delicatezza e nella verità. Il contributo di Alessandro Baricco è stato un dialogare con tutti noi, tenendo conto di Francesco: dalle parole di Francesco a quelle di Alessandro, passando per Leopardi, Plotino, ecc… In questo modo possono nascere, come da una sorgente interiore rinnovata, in ciascuno di noi nuove parole, nuove ispirazioni, nuovi gesti: quelli della cultura antica e nuova che è la fraternità e l’arricchimento reciproco: CorporalMente!”.
Dopo la lectio di Alessandro Baricco, dal 12 al 15 settembre, gli incontri che vedranno intervenire personalità della società civile, dell’impresa, della comunicazione, del mondo ecclesiale e delle istituzioni. Tra gli appuntamenti, si apre il 12 settembre alle 10 nella Sala Cimabue con “Vogliamoci bene”, incontro tra l’altro con Barbara Carli, Mauro Mario Mariani e Simone Tenuti; alle 16 all’Isola Polvese, in collaborazione con Orizzonti Digitali, Luciano Floridi, uno dei massimi esperti mondiali di Intelligenza Artificiale, in videocollegamento dall’Università di Yale dove dirige il Centro per l’etica digitale, dialogherà insieme alla giornalista Rai Barbara Carfagna e alla fondatrice e Ceo di Sinda Silvia Castagna, per tracciare i confini dell’innovazione digitale nell’ambito del panel intitolato “AI: brezza o tempesta?”; sempre il 12 settembre alle 18 terrà Luca Sommi, dal titolo: “Viaggio nelle bellezze”.
Il 13 settembre il Cortile vede in programma tra l’altro “Proprio con tutti! Il cantico delle creature accessibile”, con l’intervento di fra Marco Moroni, Custode del Sacro Convento, e la presenza della dottoressa Eleonora Passeri; a chiudere la giornata alle 21.30 la proiezione del film di Roberto Rossellini Francesco Giullare di Dio. Il 14 settembre alle 9 Le stimmate nell’arte, visita guidata al Museo del Tesoro con Cristina Roccaforte”; nel pomeriggio alle 18.30 Corpo e creatività: la persona nell’arte contemporanea con il direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria Costantino D’Orazio.
A chiudere i quattro giorni centrali dell’iniziativa sarà, domenica 15 settembre alle ore 16 nella Sala Cimabue, la firma dell’AI Assisi Act, manifesto che affronta il tema del ruolo dell’intelligenza artificiale nel mondo della comunicazione umana, frutto della collaborazione con il Consiglio regionale dell’Ordine dei Giornalisti e altri partner. A seguire, il Ministro per le disabilità Alessandra Locatelli sarà ospite, alle 18.30 in Sala stampa, in un panel dedicato ai temi dell’inclusione e della disabilità, anche in vista del prossimo G7 del prossimo ottobre, che vedrà proprio in piazza san Francesco una delle sue sedi. Lo spettacolo “Il sogno” dei ragazzi dell’Istituto Serafico di Assisi chiuderà i quattro giorni alle 21.30.
Tra le tante preziose novità di questa decima edizione, verrà data un’attenzione particolare al tema dell’accessibilità. Per alcuni degli incontri, infatti, sarà disponibile la traduzione nella Lingua dei segni italiana (LIS), il sottotitolaggio per non udenti e l’audiodescrizione per non vedenti grazie alla collaborazione di Rai Umbria e di Rai Pubblica Utilità. La traduzione LIS in occasione del concerto “Requiem universalis” del 14 settembre sarà invece possibile grazie alla collaborazione con Associazione Mozart Italia, Opera Morlacchi e Associazione Nazionale Giovani Innovatori. Dopo la fine del Cortile di Francesco sono in programma altri tre appuntamenti: il 17 settembre alle 19 nella Basilica superiore “La Verna”, oratorio sulle stimmate, con la corale Verbud Dei e l’orchestra Papillon e il maestro Proietti Modi; il 20 alle 21 Coltivare il cielo; e il 22 alle 21 nella Basilica Superiore, il Concerto per la pace della Cappella Musicale della Basilica Papale di San Francesco in collaborazione con l’associazione Progetto Enarmonia di Sassari. (Fotogallery dopo la lectio integrale di Alessandro Baricco – link diretto al video)
Foto sala stampa del Sacro Convento
© Riproduzione riservata