(Flavia Pagliochini) Assisi ha celebrato la Polizia di Stato e i suoi 173 anni di impegno e dedizione al servizio del Paese con una cerimonia solenne tenutasi il 10 aprile sulla piazza inferiore della Basilica di San Francesco per onorare le donne e gli uomini in divisa che, con coraggio e professionalità, garantiscono quotidianamente la sicurezza dei cittadini. Proiettati tra l’altro un video riassuntivo del lavoro della polizia di Stato della provincia di Perugia e un video sulla polizia di Stato nei luoghi del Giubileo, ricordato il riconoscimento già concesso all’assisana presidente del Serafico Francesca Di Maolo, che lo scorso luglio è stata “nominata” poliziotta onoraria. In piazza c’erano tra l’altro i mezzi storici, i cavalli, le bici, le auto e le moto della Polizia di Stato. Hanno partecipato alla cerimonia i gonfaloni della Provincia di Perugia e della Regione Umbria ma anche quello della Città di Assisi – Medaglia d’Oro al Valore civile per aver salvato 300 ebrei dalla deportazione.
“Le celebrazioni del 173°anniversario di fondazione della Polizia di Stato – un passaggio del messaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, letto dopo che la Cappella Musicale della Basilica di San Francesco ha intonato l’inno di Mameli – costituiscono occasione per rinnovare la gratitudine della Repubblica agli appartenenti al Corpo. Con professionalità ed equilibrio, umanità e competenza, le donne e gli uomini della Polizia vegliano sulla sicurezza della comunità nazionale, con generoso servizio ai cittadini, a presidio dei valori costituzionali, con sollecita azione per la coesione sociale. Un impegno per libertà e democrazia che affonda le sue radici nel coraggio di quanti, anche a costo della vita, seppero scegliere la causa del rispetto della persona umana e della libertà nella lotta di Liberazione dal nazifascismo” .
È seguita la lettura del messaggio del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi: “Siete presidio e garanzia di sicurezza in tanti campi: dalla prevenzione della minaccia terroristica alla tutela dell’ordine pubblico, dalla lotta alle mafie all’attività di controllo del territorio e al contrasto della criminalità diffusa. Mirate operazioni di polizia hanno consentito di conseguire importanti risultati nel contrasto alla criminalità organizzata, dalla cattura dei latitanti più pericolosi, alla sempre più penetrante azione di aggressione ai patrimoni mafiosi. Nella gestione dell’ordine pubblico, la vostra azione, assieme a quella delle altre Forze di Polizia, svolta con il consueto senso di equilibrio e professionalità ha permesso di garantire la più elevata cornice di sicurezza per i cittadini. Siete presenti nei quadranti più critici delle città per accrescere in ciascuno quella sensazione di sicurezza che contribuisce alla costruzione del sentimento di cittadinanza. I valori alla base della vostra azione hanno avuto autorevole riconoscimento da parte del Presidente della Repubblica che ha voluto conferire alla Bandiera del Corpo una Medaglia d’oro al merito civile in occasione dell’80° anniversario della Liberazione dal nazifascismo: nella Polizia di quanti seppero fare la scelta giusta a favore della libertà e della vita già si può scorgere, con visione prospettica, il Corpo che conosciamo oggi, gemmato dai valori della Carta costituzionale, democratica e plurale. A tutti coloro che hanno sacrificato la vita o hanno riportato infermità in servizio nell’adempimento del proprio dovere va la nostra profonda gratitudine”.
Nel suo messaggio il capo della Polizia di Stato, Prefetto Vittorio Pisani, ha ricordato tra l’altro la “sua gratitudine a voi che siete chiamati, ciascuno per il proprio ruolo, ad assicurare, quotidianamente, in ogni angolo delle nostre città e nei luoghi più lontani del nostro Paese, la sicurezza dei cittadini italiani e stranieri, presenti sul territorio. La sicurezza è un bene pubblico che va garantito alla comunità, senza distinzione alcuna di razza, religione, etnia o lingua, ed è il presupposto per garantire il pacifico esercizio dei diritti e delle libertà fondamentali, perché ogni essere umano ha diritto alla sicurezza della propria persona. La Polizia di Stato deve continuare ad avere la capacità di porre al centro l’uomo ed accanto a lui il poliziotto, affinché la costante vicinanza possa contrastare quello smarrimento e isolamento che queste nuove minacce portano in sé. (…) Oggi, conferiamo la medaglia d’oro al merito civile alla nostra bandiera per il sacrificio offerto dai nostri colleghi per la guerra di Liberazione; 164 caduti che con il loro eroismo hanno lottato per quei principi di libertà e giustizia sui quali sarebbe stata, poi, fondata la nascita della nostra Repubblica. E da quel momento 2.554 nostri colleghi hanno sacrificato in servizio la loro vita. Ai loro familiari va, come sempre, il nostro commosso ricordo ed a noi l’impegno ad onorarli, con i nostri comportamenti, ogni giorno ed in ogni angolo del territorio nazionale perché il loro tributo non sia stato vano”.
Tra i premiati del pomeriggio della festa della Polizia di Stato, la promozione per il Sovrintendente Simone Petrini: lo scorso maggio ad Assisi, “evidenziando eccezionali capacità professionali e non comune determinazione operativa, espletava un’attività di polizia giudiziaria conclusasi con l’arresto di un soggetto resosi responsabile di rapina aggravata, furto aggravato, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Nella circostanza, nonostante le importanti lesioni riportate, denotando una straordinaria tenacia e padronanza delle tecniche di intervento, riusciva a rendere inoffensivo il malvivente. Chiaro esempio di alto senso del dovere e coraggio”. Promozione anche per il vice Sovrintendente Daniele Benedetti, perché “Evidenziando eccezionali capacità professionali e operative, incurante del pericolo e al fine di garantire la sicurezza per gli utenti della strada, espletava un’attività di soccorso pubblico volta alla prevenzione degli incidenti in ambito autostradale. Nella circostanza, dopo aver rimosso un ostacolo da una carreggiata dell’A1, veniva investito da una vettura in transito riportando lesioni gravissime. Chiaro esempio di coraggio e di alto senso del dovere”, a Roma. (Continua dopo la foto)


Un encomio solenne è andato al sovrintendente Simone Petrini, al vicequestore Francesca Domenica Di Luca, agli ispettori Luca Antonelli e Luca Locchi e al sovrintendente Andrea Ponti; ed è andata una lode al sostituto commissario Angela Lolli, al sovrintendente Maurizio Marani, ai vicesovrintendenti Alessandro Pica e Fabio Ferrari, all’assistente capo coordinatore Fabio Paolini e all’assistente capo coordinatore in quiescenza Alessandro Nizi (tutti agenti del commissariato assisano della Polizia di Stato), con la motivazione che “Evidenziando elevate capacità professionali ed operative, espletavano un’attività di polizia giudiziaria che consentiva di disarticolare un’associazione per delinquere costituita da un consorzio criminale familiare, resosi responsabile di numerosi furti in abitazione nella regione Umbria e nel territorio toscano”.
Un encomio solenne è andato all’agente Giovanni Orlando perché “Evidenziando spiccate qualità professionali, tempismo d’intervento e non comune determinazione operativa, partecipava a un’attività di polizia giudiziaria conclusasi con l’arresto di un soggetto resosi responsabile di rapina aggravata, furto aggravato, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale” (ad Assisi). Encomi solenni sono andati anche all’ispettore Federico Bisunti, ai vice sovrintendente Marco Maracaglia e Massimo Sorci e all’assistente capo coordinatore Giovanni Peglia; e un encomio al sovrintendente capo Stefano Sisani e alla sovrintendente Silvia Santimone perché “Evidenziando elevate qualità professionali ed operative, espletavano un’attività di polizia giudiziaria che si concludeva con un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di otto soggetti indagati a vario titolo per i reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, 10 detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti” (a Perugia).
Encomio solenne anche per il commissario capo Sergio Leo, perché “Evidenziando spiccate capacità professionali e non comune determinazione operativa, dirigeva e partecipava ad un’attività di polizia giudiziaria che si concludeva con l’arresto in flagranza di reato di un soggetto di nazionalità italiana per il reato di tentato omicidio” (ad Arezzo), mentre un encomio solenne è andato anche al Primo Dirigente Maria Assunta Ghizzoni, perché “Evidenziando spiccate capacità professionali e non comune intuito investigativo, dirigeva un’attività di polizia giudiziaria, finalizzata alla disarticolazione di un sodalizio criminale di tipo camorristico proveniente dall’agro nocerino – sarnese, che si concludeva con l’esecuzione di tre distinte ordinanze di custodia cautelare a carico di 19 soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di reati contro il patrimonio, associazione per delinquere di stampo mafioso, porto e detenzione di armi comuni da sparo, detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti usura riciclaggio e altro” (Firenze).
Encomio anche agli agenti Graziano Chiodi e Antonio Leonardi perché “Evidenziando spiccate qualità professionali espletavano un’attività di polizia giudiziaria che consentiva di trarre in arresto un soggetto resosi responsabile di resistenza aggravata e lesioni a pubblico ufficiale” (Perugia) e per il Sov. Capo Coord. Alessio Lanzillo che “Evidenziando capacità professionali ed intuito investigativo, espletava un’attività di polizia giudiziaria che consentiva l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre tunisini responsabili di rapina e lesioni, con l’aggravante della discriminazione religiosa” (Perugia), mentre al Commissario in quiescenza Massimo Vergati va un encomio perché “Evidenziando elevate qualità professionali e senso del dovere espletava un’attività di soccorso pubblico che si concludeva con il salvataggio di una donna con intenti suicidi” (Perugia).
Al Sov. Capo Gianluca Baldoni, al vice sovrintendente Antonio Maira, all’ass. Capo Coord. Fausto Tittarelli è andato un encomio perché “Evidenziando spiccate capacità professionali, espletavano un’attività di soccorso pubblico che si concludeva con il salvataggio di un giovane con intenti suicidari bloccato mentre si lanciava da un ponte” (Spoleto), encomio invece per il Sost. Comm. Isabella Bucaioni e lode per il vice ispettore Gioia Brocci perché “Evidenziando qualità professionali, collaboravano ad una complessa attività di polizia giudiziaria, conclusasi con il sequestro preventivo di beni, assetti societari e rapporti finanziari per un valore complessivo di circa otto milioni di euro, nei confronti di un imprenditore calabrese, indiziato di appartenere ad un’associazione di stampo mafioso” (Perugia)
Encomi anche per il Vice Sovrintendente Gianni Vagnetti, l’Assistente Capo Coordinatore Camillo Ucciero, l’Assistente Capo Coordinatore Valter Galliani, l’Assistente Diego Lucaroni e l’ Allievo Vice Isp. Mattia Carramusa perché “Evidenziando spiccate qualità professionali espletavano un’attività di polizia giudiziaria che consentiva di trarre in arresto un soggetto resosi responsabile di rapina” (Perugia) e per l’ispettore Stefania Roberti, il Sovrintendente Egidio Capozzoli, il Sovrintendente Martino Gasponi, il Sovrintendente Simone Sdringola perché “Evidenziando elevate qualità professionali ed operative espletavano un’attività di polizia giudiziaria che consentiva di disarticolare una rete ben organizzata di personaggi dediti a truffe, in particolare in danno degli ATM della Società di Poste Italiane, nonché al riciclaggio delle somme di denaro proveniente dall’illecita attività” (Perugia).
E ancora nella festa della Polizia di Stato, lodi sono andate al Vice Sov. Riccardo Ribigini, agli agenti scelti Fabrizio Fratini e Gabriele Panzini, all’Ispettore Tecnico Alessio Cianca, All’Ispettore Tecnico Alessandra Costantino, all’Assistente Capo Coord. Maria Grazia Sforna, al Sov. Marco Bonamente, al Vice Sov. Davide Marescotti, all’assistente Capo Coord. Diego Governatori, all’assistente Capo Coord. Giacomo Cicchi, all’Assistente Capo Marco Mariotti, all’Assistente C.C Alessandro Turchetti, All’Assistente C.C. Maurizio Fiorucci, al Commissario in quiescenza Maurizio Alessandrini, al Vice Ispettore Alessandro Luigi De Micheli, al Sovrintendente Capo Stefano Zanoncelli, all’Assistente Capo Coord. Alessio Benincasa.
FOTO © Mauro Berti Assisi News BnCom
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