(Flavia Pagliochini) Un grido di pace in musica, per mostrare che vivere da “Fratelli tutti” è possibile: con la registrazione del concerto di Natale 2024 dalla Basilica di San Francesco, da Assisi è partito un forte appello per la pace nel mondo. Sul palco per la registrazione di sabato 14 mattina, alla presenza del ministro della cultura Alessandro Giuli, c’erano infatti artisti da diverse zone di guerra: Amal Markus, cantante e attrice palestinese, Ekaterina Bakanova, cantante d’opera e oratorio di origini russe e ucraine, Franco Tangari, corno inglese nell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, e Itamar Zorman, violinista israeliano. Insieme a loro si sono esibiti l Corno Inglese dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai Franco Tangari, il Coro Maghini con il Maestro Claudio Chiavazza e l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta dal Maestro David Giménez. I tre artisti internazionali si sono esibiti insieme sulle note di Stille nacht di Franz Xaver Gruber. Nel programma dei brani eseguiti alcune delle composizioni più famose e caratteristiche della tradizione natalizia cristiana, da Puccini a Mozart e Strauss.
Ad aprire il concerto di Natale 2024 dalla Basilica di San Francesco è stato il saluto del custode fra Marco Moroni, che poco prima aveva accolto, con la sindaca e presidente della Regione, il ministro sul sagrato della Basilica Superiore: “Quest’anno, ancor più del solito – le sue parole – desideriamo che anche attraverso questo concerto si levi la richiesta, il grido di pace. Per questo abbiamo voluto, assieme ad altri amici e agli sponsor che ringrazio, invitare alcuni cantanti e musicisti che provengono dai paesi in guerra. A loro il nostro ringraziamento per aver accolto il sogno di testimoniare insieme il desiderio di pace che sale dall’intera umanità. È questo il messaggio che coralmente vogliamo lanciare anche quest’anno dalla Basilica di San Francesco, il santo che ci ha testimoniato che la pace è possibile. A tutti voi Buon Natale!”.
“Il Concerto di Natale – le parole di fra Giulio Cesareo, direttore dell’ufficio comunicazione del Sacro Convento – per la nostra comunità francescana e per i partner che con noi condividono questa avventura, è la comune convinzione e l’esperienza che la bellezza condivisa e un fattore di crescita culturale e promuove realmente la pace e la fraternità. Le nostre regioni che hanno ereditato, custodito e sviluppato un patrimonio culturale unico al mondo, sono probabilmente chiamate a riscoprire questa vocazione: la cultura veramente tale quando è fattore di promozione. Pochi giorni fa al Senato è stata inaugurata una mostra su san Francesco, patrono d’Italia, che espone anche la Chartula, il biglietto scritto a mano da san Francesco 800 anni fa, dopo l’episodio delle Stimmate. Queste connessioni, che coinvolgono anche le istituzioni qui rappresentate in particolare dal ministro della Cultura Alessandro Giuli. sono un fattore significativo e molto positivo, perché siamo convinti che al di là del valore religioso, la figura di san Francesco e la cultura che da lui promana possono arricchire davvero l`agorà della e nostra società”.
Il concerto verrà poi trasmesso il 25 dicembre alle 12.25 su Rai1 e in Eurovisione dopo il messaggio di Natale e la benedizione Urbi et Orbi del Papa. Markus, figura di spicco nel panorama musicale e culturale arabo, è riconosciuta per la sua voce intensa e le sue interpretazioni cariche di emozione; Bakanova, italiana d’adozione, spinta da un forte amore per l’Italia, è costantemente impegnata nella valorizzazione dell’arte del canto lirico italiano e della cultura italiana; Tangari esordisce nel mondo musicale nel 1970 come voce bianca solista; Zorman si distingue per le sue performance emotivamente coinvolgenti e per il dono per la narrazione musicale. Il Coro Maghini nasce a Torino nel 1995 in seguito a una prima collaborazione con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Il concerto è realizzato in collaborazione con Rai Cultura e con il sostegno di Intesa Sanpaolo. Hanno collaborato con i frati minori del Sacro Convento: Rai Umbria, Città di Assisi, Università degli Studi di Perugia e la Fondazione Brunello Cucinelli. L’addobbo floreale è offerto dalla Città di Viareggio, la comunità francescana ringrazia per la collaborazione anche la Cantina Zaccagnini del Gruppo vinicolo Argea.
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