Grazie alla collaborazione con Andrea Cova, AssisiNews è in grado di offrire le foto del rito della Scavigliazione ad Assisi, uno dei più nascosti e suggestivi della Pasqua.
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Da secoli la chiesa di San Francesco – ricorda Elvio Lunghi nel sito sanfrancescopatronoditalia.it – è anche il teatro di una cerimonia paraliturgica collettiva, che coinvolge l’intera città di Assisi, rappresentata dalle sue confraternite di uomini e di donne che percorrono le strade della città portando in processione due statue lignee di un Cristo crocifisso e di una Vergine dolorosa. L’immagine che si porta in processione fu commissionata nel 1561 dagli affiliati alla confraternita del Sacramento, che si riuniva all’interno della cattedrale di San Rufino. (Continua dopo la foto)
Foto © Andrea Cova / La Passione del Lorenzetti citata nel pezzo di Lunghi
Per tutto l’anno la statua restava esposta sopra un altare privilegiato, salvo nel periodo della Settimana Santa quando il Crocifisso era utilizzato in una cerimonia di scavigliazione, che prevedeva la deposizione della statua dalla croce e la sua deposizione in un sepolcro. La statua è infatti provvista di una cerniera all’altezza delle scapole, che consente di ripiegare le braccia lungo i fianchi. La cerimonia di Scavigliazione ad Assisi avviene al termine delle funzioni del Giovedì Santo. Al mattino del Venerdì il Cristo morto viene fatto scendere per raggiungere la tomba di san Francesco, dove al primo notturno è raggiunto da una statua della Vergine dolorosa, per risalire entrambe seguite da una gran folla fino alla cattedrale. (Continua dopo il video realizzato con le foto di Andrea Cova contenute anche nel libro La Passione di Assisi; edito da Bertoni Editore, è acquistabile a questo link)
Durante il giovedì santo, dunque, al termine della messa i canonici della Cattedrale muovono dalla cappella del Sacramento verso l’altare seicentesco del Crocefisso, nella navata sinistra, dove è venerato un Cristo ligneo del XVI Secolo. Due sacerdoti salgono una ripida scaletta fino alla sommità della croce, liberano dal chiodo la mano destra e ruotano il braccio di Cristo lungo il fianco, schiodano l’altro braccio ed in ultimo i piedi. Il Deposto scende sorretto dai celebranti ed è solennemente adagiato su un cataletto al centro della navata mediana, dove è esposto alla venerazione e al bacio di adorazione dei fedeli. La cerimonia della Scavigliazione ad Assisi è accompagnata dal canto e in questo rituale sopravvive l’ultimo ricordo della trecentesca lauda drammatica omonima. La scavigliazione è infatti il termine che indica proprio la deposizione di Cristo attraverso la rimozione dei chiodi e il dramma della Passione.
Foto © Andrea Cova / Per gentile concessione
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