Inaugurata a Spello la Villa dei mosaici, una delle scoperte archeologiche più straordinarie dell’Umbria. La Villa dei mosaici di Spello – si legge nel sito del Comune – si trovava lungo un ramo secondario della Via Flaminia, che da Roma arrivava a Rimini attraversando l’Umbria. I venti ambienti riportati alla luce sono pertinenti al settore centrale della villa, per una superficie totale di circa 500 metri quadrati. Di questi ambienti, dieci conservano pavimenti a mosaici policromi di grande bellezza, con motivi geometrici e figurati. Gli studi hanno individuato due fasi costruttive ben distinte: la prima in età augustea (27 a.C.-14 d.C.), la successiva in piena età imperiale, tra il II e gli inizi del III secolo d.C. Il progetto architettonico della Villa dei Mosaici di Spello restituisce una struttura contemporanea, in cui natura e archeologia entrano in dialogo. Nella musealizzazione sono stati realizzati percorsi per la visita alle stanze della villa e spazi destinati a sala multimediale e didattica. Il progetto ristende sopra la villa il piano di campagna del vigneto confinante: la copertura in legno lamellare presenta la sagoma di tre onde con andamento sfalsato e un prato ad essenze. Le pareti dell’edificio, rivestite in rame e calcestruzzo pigmentato, riproducono le tonalità di colore delle murature in pietra del centro storico di Spello.
“L’Umbria – ha detto la presidente della Regione, Catiuscia Marini – si arricchisce di un nuovo museo con una struttura moderna e multimediale, frutto di un percorso condiviso di scoperta, salvaguardia e valorizzazione di un tesoro finora sconosciuto, la Villa dei mosaici. Oggi, alla soddisfazione di portare a termine un intervento esemplare di recupero di una delle principali scoperte archeologiche degli ultimi anni nella nostra regione, si accompagna la consapevolezza che gli investimenti sulla filiera del Turismo-Ambiente-Cultura hanno delle ricadute anche per lo sviluppo economico e di molte professioni”. Dopo aver ringraziato il ministro Franceschini e la vicepresidente della Camera, Marina Sereni, per aver creduto e sostenuto il progetto, e gli archeologi, i restauratori, gli architetti, i progettisti e gli specialisti per l’opera prestata, la presidente – è detto in un comunicato della regione – ha evidenziato che “il progetto realizzato nella Villa dei Mosaici è una realtà nuova e esemplare per Spello, la città che incarna l’identità dell’Umbria, e per tutta la regione”. “La Villa dei Mosaici di Spello – aggiunge il sindaco Moreno Landrini – è una scoperta archeologica che arricchisce la Città di Spello di un ulteriore prezioso tassello per la ricostruzione della sua antica storia. Ritrovare una villa romana è sempre un evento straordinario, ma nel caso di Spello lo è ancora di più, sia per la qualità e la dimensione, che per lo stretto rapporto con la città. La Villa si trova, infatti, a breve distanza da Porta Consolare, l’accesso principale alla città romana di Hispellum, e di fronte a Porta di Borgo San Sisto risalente all’epoca romana e facente parte dell’impianto originale della cinta augustea di Spello. A pochi passi di distanza, tramite percorsi pedonali particolarmente suggestivi anche tra i vicoli fioriti, si trovano luoghi, monumenti e opere d’arte dalla bellezza incomparabile, tra cui la Cappella Baglioni affrescata da Pinturicchio nella Chiesa di Santa Maria Maggiore.”
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