Un’altra nascita alla scuderia dei miracoli di Sergio Carfagna e un nuovo appello per salvaguardare il mondo dell’ippica. E quella sorta di cuore bianco che la natura ha stampato sul musetto della puledrina appena nata, l’allevatore 68enne assisano l’ha preso come un altro segno del destino, di qualcuno che da lassù nonostante tutte le difficoltà del momento gli sussurra di andare avanti, di non mollare.
A cavallo fra il vecchio ed il nuovo anno, alle prime luci dell’alba del 2024, è venuta alla luce fra la paglia e il fieno della scuderia, una cavallina dal manto baio con una chiazza bianca sul muso che assomiglia tanto ad un cuore simbolo di amore e pace. Sergio Carfagna, figlio di “Tino” maestro di campo della Giostra della Quintana, già consigliere della Mostra Nazionale del Cavallo di Città di Castello, proprietario e gentleman, con diversi incarichi in associazioni allevatoriali e titolare di una scuderia pluridecorata con vista mozzafiato sulla Basilica di San Francesco ad Assisi, dello stallone Iglesias, della campionessa Irina e di Via Lattea, della cavallina bianca unica nel suo genere che ha stupito il mondo, credente e devoto da sempre al ‘poverello’ di Assisi, crede eccome ai segnali che la vita gli riserva. (Continua dopo la foto)
“Ancora una volta, era accaduto il 5 Aprile 2014 quando nacque Via Lattea, la cavallina bianca come la neve, caso unico nella razza del trottatore italiano, mi sono commosso quando, avvertito dal sensore che nelle scuderie stava per nascere un puledro”, spiega Carfagna. “Mi sono precipitato a verificare ed ho visto quella cavalla tremolante con una inconfondibile macchia bianca sul muso che per me rappresenta un cuore, chissà un messaggio che qualcuno intende lanciarmi per porre ancora l’attenzione su un settore quello dell’allevamento di cavalli da corsa trotto e galoppo che rischia di scomparire fra mille spese impossibili da sostenere, pagamenti dei premi che non arrivano e crisi di uno sport bellissimo che con Ribot e Varenne e tanti altri campioni ha consentito all’Italia di essere ai primi posti negli ippodromi di tutto il mondo. Così non si può più andare avanti”, tuona il 68enne, proprietario di circa 20 fattrici, stalloni di rango come Iglesias, tanti puledri che in libertà crescono sani nel paradiso terrestre ai piedi della Basilica di San Francesco.
Per questo Carfagna, ancora una volta, lancia un appello al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida e al sottosegretario con delega all’ippica, Patrizio Giacomo La Pietra. “Non lasciateci soli – prosegue Carfagna – l’ippica e il mondo allevatoriale meritano attenzione, rispetto e risposte concrete come tutte le altre attività produttive: le nostre famiglie si mantengono onestamente con il duro lavoro e tanti sacrifici, tutti i 365 giorni dell’anno feste comprese: dalle 5 di mattina al pomeriggio inoltrato, senza soste. I cavalli mangiano, vanno accuditi e allenati sempre”. Ora bisognerà dare un nome a quella simpatica puledrina con il cuore bianco sul musetto: il 2024 e’ l’anno della lettera “L” per battezzare i nuovi nati. Da qualche anno in onore di San Francesco e Assisi simboli di pace e fratellanza fra i popoli, Carfagna, su proposta del compianto Padre Danilo Reverberi, (scomparso il 9 marzo 2021) frate francescano grande amico ed esperto come pochi di genealogie di cavalli al trotto, ha deciso di affiancare la parola “pax” ai nomi prescelti per tutti i nuovi nati. Sarà così anche per la puledrina col “cuore”.
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