Dopo avere superato in Europa la prova di qualifica ed alcune gare in Svezia, ha ottenuto il suo primo successo negli Usa Via Lattea, la trottatrice albina uscita dall’allevamento di Sergio Carfagna e nata proprio ad Assisi. All’ippodromo Pocono Downs, nella finale del Premio Bobby Weiss ha vinto infatti
stabilendo il nuovo record sul chilometro. La figlia di Gruccione Jet e Melodiass, approdata nell’ ottobre del 2015 in Svezia alla alla ‘corte’ dei re mondiali del trotto, Michael Knutsson e Tristan Sjoberg, titolari della scuderia Knuttsson Trotting AB, ha centrato un obiettivo considerato storico per una cavalla albina.
Secondo la scuderia Carfagna quella di Via Lattea è “un’impresa che sta già facendo il giro dei
media specializzati e non solo a livello internazionale”. E per il titolare gli “straordinari risultati” danno ragione alla sua scelta di cedere la puledra “per il suo bene”. La vendita era avvenutanel 2015, pochi mesi dopo la nascita (avvenuta ad aprile): “Non l’ho fatto per i soldi, ma per il bene della cavallina, per tutelare la sua incolumità e garantirgli un futuro ed una prospettiva di carriera agonistica in una fra le più importanti e qualificate scuderie al mondo”, spiegava Carfagna. Quello di Via Lattea, puledra completamente bianca nata ad Assisi, è un caso considerato unico nella razza del trottatore italiano. A livello internazionale sono riportati solo due casi nello Standardbred: una femmina nata nel 1998 in Canada e un maschio nato nel 2012 nel New jersey.
Soddisfatto per la vittoria americana di Via Lattea il vicepresidente della Provincia di Perugia, Roberto
Bertini: “È una pagina di sport che proietta la nostra regione nel mondo degli allevamenti ippici a
livello internazionale. La storia di questa cavallina albina, oltre che nei successi sportivi, ha destato
l’interesse scientifico all’Università degli Studi di Perugia, facoltà di Veterinaria. Quindi un
doppio riconoscimento che la Provincia di Perugia non può che salutare con soddisfazione. Inoltre – conclude Bertini – attraverso il cavallo è possibile promuovere anche l’Umbria implementando un turismo che richiami appassionati di questo affascinante animale”.
Complimenti arrivano anche dall’Università di Perugia, dove Via Lattea è stata studiata a causa della singolarità del colore del suo mantello dall’equipe del Prof. Maurizio Silvestrelli, Direttore del Centro di Studio del Cavallo Sportivo del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Perugia. Via Lattea infatti, ha uno splendido mantello bianco senza averlo ereditato da nessuno dei due genitori, come avviene generalmente. I ricercatori hanno quindi subito ipotizzato una mutazione spontanea e avviato uno studio di confronto tra i DNA: quello del giovane animale e quelli dei suoi genitori, questi ultimi conservati presso il Centro di Studio del Cavallo Sportivo dell’Ateneo perugino.
Per verificare l’ipotesi della mutazione spontanea è stato sequenziato tutto il genoma della cavalla individuando, attraverso analisi bioinformatiche, la mutazione candidata per il fenotipo bianco all’interno di una regione del genoma nota per l’influenza sul colore del mantello. Seguendo la nomenclatura internazionale, la nuova mutazione – mai riscontrata in precedenza – è stata denominata W24 (White 24). I risultati della ricerca sono stati pubblicati nella prestigiosa rivista internazionale Animal Genetics (link).
© Riproduzione riservata