(Stefano Berti) Quasi finita l’estate (non in termini di temperature), si torna a parlare di politica anche ad Assisi. Un “anche” obbligatorio, perché sinceramente della politica ad Assisi sembra non interessare più a nessuno. A battere i pugni sul tavolo e a risvegliare quello che resta del centrodestra questa volta è la Lega con in prima linea il capogruppo in consiglio regionale Stefano Pastorelli, presente alla conferenza stampa in cui oltre al “libro dei sogni” espletato quasi alla perfezione e a quanto pare impossibile da realizzare, quello che è emerso è appunto la divisione nella squadra che alla giunta Proietti dovrebbe fare opposizione.
Una parte dell’opposizione, appunto la Lega, che rivendica la solitudine in consiglio comunale nell’area opposta al sindaco, e proprio contro la sua giunta lancia la campagna “Basta Proietti” e sembra dire “basta” anche alla santa alleanza fra gli scranni del consiglio comunale con gli alleati dove, a proprio dire, ‘noi facciamo molto, gli altri non fanno niente’ perché ancora oggi, parole loro “non è stato facile digerire la sconfitta elettorale”. Che diranno Fratelli d’Italia, Forza Italia e – se ancora esistono – i civici di destra?
Ma allora – ad Assisi – in politica chi fa? A detta di Francesco Mignani – fra gli altri temi citati – serve in primis “tenere gli occhi bene aperti sullo sfruttamento del suolo soprattutto a Santa Maria degli Angeli” facendo intendere tra le righe che presto arriverebbe nuovo ‘cemento’. Il “Basta Proietti” è destinato ancora una volta a rimanere soltanto uno slogan? La Lega promette di no, evidenziando “l’immobilismo” di questa giunta. Una giunta che ha subito ribattuto sottolineando uno “stiamo facendo tantissimo, non siamo immobili e presto sono in arrivo tanti progetti”.
Fra battibecchi, botta e risposta, comunicati e conferenze, intanto la sindaca come al solito marcia spedita sia in città, sia in provincia e guarderebbe già all’orizzonte in ambito regionale. Tanto è che i più informati relativamente alla conferenza stampa di ieri di casa Lega, avrebbero visto l’inizio della campagna elettorale per le prossime regionali, e chi vivrà vedrà.
Certo è che in maggioranza c’è un partito, il Pd, che uscito con le ossa rotte dalla cosiddetta verifica richiesta, entrato in conclave con l’allora assessore all’urbanistica e ai lavori pubblici, ne è uscito ”vincitore” con la delega alle scuole e alla povertà. I civici? Sembrano aver trovato la quadra, con l’assessore Cavallucci – che sognerebbe in grande – che ha deleghe importanti, ma che a detta della Lega sarebbero solo “di rappresentanza, perché al comando – come ormai da oltre sette anni – c’è sempre e solo una sola donna, il sindaco”. Sempre nei civici, la “delegazione” in maggioranza più a destra che a sinistra, dopo tanti “sbattimenti”, sembra essersi arresa perché i facenti parte – poco influenti nelle scelte – sono stati accontentati con “piccole” soddisfazioni.
Quello che rimane dei 5 stelle sembra intanto aver capito come si fa. Pochi voti, molto potere. Avanti indisturbati in attesa di quello che il partito deciderà in vista delle regionali. Fra numeri turistici importanti, arrivi in città da capogiro, un aeroporto in via di sviluppo per meriti altrui e inaugurazioni “a metà”, con commercianti e operatori che festeggiano gli arrivi ma lamentano gli incassi, il “progetto” continua indisturbato. Foto, festeggiamenti, comunicati e numeri sono ormai all’ordine del giorno, davvero in linea con la felicità e la soddisfazione dei residenti e degli operatori del centro storico? Sembrerebbe di no, viste le lamentele e i tanti post sui social sottovalutati che – ormai molto diffusi e in crescita – sono sempre mal digeriti dai politici interessati.
Questo modo di governare piace ancora a tutti? La speranza per Assisi – che sembra con interesse guardare giù al futuro – è che si mettano davanti a tutto i grandi progetti attesi e i reali problemi del territorio, che troppo spesso vengono archiviati e silenziati nonostante chi vive la città li ha davvero a cuore. A cosa serve creare progetti, proporli e poi una volta “lamentati” dalla cittadinanza discuterli e richiamarli? Non sarebbe meglio condividerli con tutti prima di annunciarli? Il punto è sempre quello: da chi occupa ruoli pubblici e dalla politica servirebbero meno auto-celebrazioni, meno annunci, meno parole, meno selfie, meno promesse, più concretezza e fatti reali. Solo così questa speranza potrebbe, almeno puntare, a diventare realtà.
Foto in evidenza: redazione Assisi News
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