Dolci colline e infinite distese di uliveti: è stata l’Umbria la seconda tappa del nuovo ciclo di Alessandro Borghese 4 Ristoranti, che ha visto trionfare Bettona con l’Osteria Di Vin Porcello, parte de “Il Poggio degli Olivi”, una vastissima tenuta circondata da ben 8mila piante di ulivo. A vincere e a conquistare il premio di 5000 euro da reinvestire nella propria attività – è stata proprio l’attività bettonese che ha conquistato il punteggio migliore in ben 4 categorie su 5, compreso la “special”. Con tanto di plauso dello chef, visto che i piatti gli hanno fatto “tornare in mente la cucina della nonna”. La struttura aveva conquistato anche il primo posto nei voti dei ristoratori.
Nell’episodio di domenica 10 settembre, puntata che si è avvalsa della collaborazione di Camera di Commercio dell’Umbria e Azienda speciale Promocamera, l’iconico van di chef Alessandro Borghese è arrivato nel “polmone verde d’Italia” per scoprire la via dell’olio umbra e raccontare una terra ricca di storia e tradizioni. A sfidarsi “TrattOliva” di Campello sul Clitunno , “Osteria Di Vin Porcello” di Bettona, “Fattoria del Quondam Cello” di Giano dell’Umbria e “Hosteria Il Grottino” di Gualdo Cattaneo, a vincere è stato come detto il locale bettonese. Questa la classifica finale: 1) Osteria Di Vin Porcello 131 punti (90 punti dati dai ristoratori + 41 punti dati da chef Borghese); 2) TrattOliva 113 punti (79 + 34); 3) Fattoria del Quondam Cello 102 punti (67 + 35); 4) Hosteria Il Grottino 87 punti (55 + 32).
L’Umbria con la sua fascia olivata è candidata a diventare Patrimonio dell’Umanità Unesco grazie alla produzione del suo tesoro gastronomico più prezioso, l’olio extravergine d’oliva. Un percorso che è un vero gioiello naturale custodito nel centro Italia: la via dell’olio umbra si estende per circa 40 km da Spoleto ad Assisi, attraversando anche Spello, Foligno e Trevi, una terra generosa in cui gli alberi di ulivo sono più di 1,5 milioni e vengono coltivati da secoli su ben 90mila ettari di terreno. Ma, seppur re indiscusso delle colture umbre, l’olio extravergine d’oliva è un semplice condimento e trasformarlo nell’ingrediente principale di un piatto è una vera e propria sfida.
E nella nuova puntata della produzione Sky Original realizzata da Banijay Italia, non a caso, Ale e i quattro sfidanti hanno vestito i panni di veri e propri oleo-turisti, i visitatori che giungono in questi luoghi proprio per degustare il rinomato olio umbro. Domenica prossima dal verde delle colline umbre all’azzurro del mare calabrese: il viaggio di “Alessandro Borghese 4 Ristoranti” proseguirà, la prossima settimana, nella pittoresca cornice di Tropea, per poi proseguire tra Ascoli e Irpinia.
I RISTORANTI IN GARA NELL’EPISODIO DI 4 RISTORANTI LUNGO LA VIA DELL’OLIO UMBRA
“TrattOliva” con Luigi: nato dall’Antico Frantoio Carletti, un’azienda a conduzione familiare che produce olio d’oliva da quasi quattro secoli, questo locale a Campello sul Clitunno (Perugia) è gestito dai tre gemelli Giulia, Settimio e Luigi. Quest’ultimo è la parte più metodica e razionale dell’azienda, ma al contempo è molto ambizioso: «Credo che TrattOliva sia un progetto che rispecchia il territorio, ma abbia ingredienti di innovazione che gli altri non hanno», dice Luigi. Propone un menù moderno ma la cucina rispetta il gusto e la tradizione locale umbra con estrema attenzione ai prodotti, all’estetica dei piatti e in particolar modo all’olio, il vero protagonista in cucina. Il locale mostra il connubio tra cucina e arte, due grandi passioni di Luigi: non a caso nelle sale principali sono esposti i quadri di alcuni artisti locali che contribuiscono a creare un’atmosfera rilassata ed elegante, stilisticamente diversa dalla classica trattoria di zona.
“Osteria Di Vin Porcello” con Elisa: è parte de “Il Poggio degli Olivi”, una vastissima tenuta circondata da ben 8mila piante di ulivo. I titolari sono i tre fratelli Elena, Giulio ed Elisa: quest’ultima, la più piccola, si occupa principalmente dell’accoglienza ai clienti ma ama altresì trascorrere il tempo in cucina per assaggiare i piatti dello chef e poter poi consigliare ai clienti la proposta del giorno migliore. «Di primo acchito risulto antipatica perché non sorrido e sono poco espansiva, poi però mi sciolgo», ammette. Il ristorante propone un menù territoriale. Elisa è molto fiera della sua bellissima location, una vera e propria finestra sull’Umbria circondata dagli ulivi: sia all’esterno che all’interno si respira l’atmosfera tipica del territorio umbro ed è facile sentirsi come a casa, anche grazie al camino presente all’entrata del ristorante.
“Fattoria del Quondam Cello” con Donatella: azienda agricola a conduzione familiare sulle colline circostanti Giano dell’Umbria (Perugia), è gestita da tutta la famiglia e Donatella, la mamma, viene definita “cuoca stellata” dal marito e dalle due figlie per le sue abilità tra i fornelli. Allegra e sorridente, appare molto modesta quando precisa che «io cucino quello che produciamo», perché pensa che il loro vero punto di forza sia la qualità delle materie prime che utilizzano: «Qui quello che si mangia è prodotto al 95% direttamente in azienda», garantisce. Propone una cucina semplice e legata al territorio, così come l’atmosfera che si respira entrando nel locale. È la classica fattoria di campagna in cui l’azienda agricola e il ristorante sono un tutt’uno.
“Hosteria Il Grottino” con Giorgiana: esigente e determinata, la titolare Giorgiana è di origine romana e ha scelto di trasferirsi nel tranquillo borgo umbro di Gualdo Cattaneo (Perugia) perché «ormai ci sono pochi italiani che scommettono sul territorio, nessuno ci crede e io ci credo!». Il ristorante nasce con la voglia di regalare qualcosa di particolare e innovativo tanto nella location quanto nel menù: entrambi, infatti, uniscono la classicità del tipico borgo umbro alla ventata di originalità che Giorgiana vuole restituire ai propri clienti. Non a caso propone piatti rivisitati e fa della materia prima il suo principale punto di forza: «Puntiamo sull’olio, sulle carni di qualità, sulla pasta fatta in casa e sul vino», dice.
Foto Sky
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