Alessandro Borghese affascinato dalla via dell’olio umbra. Lo si scopre grazie a una puntata igrata tra i luoghi della fascia olivata Assisi – Spoleto. Lo chef è in Umbria per il ponte del 25 aprile tra Passaggio di Bettona, Campello sul Clitunno, Trevi, Gualdo Cattaneo e Giano dell’Umbria almeno stando ai numerosi ‘avvistamenti’ social segnalati in vari gruppi di Facebook. Di certo c’è che il volto di 4 ristoranti è rimasto incantato dal cuore verde d’Italia, già visitato in altre occasioni, e dai suoi ulivi.
La riflessione con spot dal suo account da un milione di followers: “‘La Via dell’Olio Umbra’. Posizionata al centro della nostra Italia, c’è l’Umbria, con una zona dove ti giri ti giri, sei circondato da ulivi. Una via che si estende per circa 40 km, tra Assisi e Spoleto, attraversando Spello, Foligno e Trevi. Questa via è un gioiello tutto italiano, 90mila ettari di terreno dedicati alla cultura dell’ulivo. Lo sanno bene i ristoratori umbri, che tra aziende agricole, trattorie con frantoio, agriturismi e osterie arroccate sui borghi dell’Appennino, dell’oleo-turismo hanno fatto una vocazione, portando avanti la loro idea di ristorazione con al centro sempre lui: l’olio extravergine di oliva, ovviamente di produzione propria”.
La Fascia olivata Assisi-Spoleto, nota anche come il “Sentiero degli Ulivi”, si estende in un’area pedemontana appenninica nella principale area olivicola dell’Umbria, che interessa il territorio di sei Comuni collocati nella parte centrale della regione: Assisi, Spello, Foligno, Trevi, Campello sul Clitunno e Spoleto. Il territorio della Fascia olivata, per un totale di 9.000 ettari coltivati, rappresenta un esempio di “paesaggio culturale vivente”, ovvero una creazione congiunta dell’uomo e della natura. Dall’antichità fino a oggi, il continuo miglioramento del ciclo produttivo e un ricco patrimonio di saperi e tecniche porta alla realizzazione di un olio di qualità apprezzato a livello mondiale.
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