(Flavia Pagliochini) Ritorno a Sanremo per la stilista assisana Vivetta, che al Festival 2024 ha vestito i Ricchi e Poveri nella prima serata della kermesse. Un momento particolarmente significativo per la stilista assisana e anche per il gruppo. Quella al Festival di Sanremo 2024, dove si sono presentati avvolti in un enorme fiocco rosso, è la 13esima volta sul palco, 54 anni dopo il lontano debutto nel 1970 con La prima cosa bella e a 32 anni dall’ultima esibizione all’Ariston. E ha un valore particolare: è la prima volta che tornano dalla scomparsa di uno dei componenti storici del gruppo, Franco Gatti, morto il 18 ottobre 2022.
“Un regalo meraviglioso, un’energia pazzesca, grazie a voi per tutta la storia che avete portato su questo palco”, il saluto di Marco Mengoni ad Angela Brambati e Angelo Sotgiu dopo l’esibizione al Festival di Sanremo 2024. Non è la prima volta sul palco di Sanremo per Vivetta Ponti, che nel 2017 aveva vestito Lodovica Comello con cinque abiti, uno per ogni serata.
Vivetta Ponti, che vive e lavora (anche) ad Assisi, ha iniziato con un contratto alla maison Roberto Cavalli cui è approdata dopo aver fatto il liceo linguistico a Firenze e aver seguito in Umbria un corso di formazione professionale, è stata consacrata anche da Giorgio Armani, che nel 2015 l’ha scelta come emblema della creatività emergente e l’ha invitata a sfilare nel suo teatro milanese. Nel 2012 la testimonial della collezione di Vivetta fu Peaches Gedolf, oggi le blogger inglesi non si perdono una sua proposta e neanche Chiara Ferragni resta indifferente al romanticismo di Vivì, il nome per gli amici. Addirittura la direttrice di Vogue Giappone, Anna Dello Russo, definita da Helmut Newton “maniaca della moda”, non si è più tolta il pink coat, diventato già un cult.
Con il suo stile, prima dei Ricchi e Poveri al Festival di Sanremo 2024, Vivetta aveva conquistato anche Lady Gaga, Katy Perry, Rihanna, l’attrice di Spiderman Zendaya, Cher per la copertina del suo ultimo album uscito a dicembre 2023. A ispirarla, come ha sempre confessato a riviste di settore, la mamma (“donna elegante e sempre molto attenta a un certo tipo di tendenze, che anche oggi mi scrive su Whatsapp mandandomi spunti, mi compra degli abiti”, confessava a Marie Claire qualche mese fa), il surrealismo degli Anni 20 di Dalí, Buñuel ed Elsa Schiaparelli, oltre i “magnifici anni ’80 e alcune icone dell’epoca come Carol Alt che hanno saputo dare spazio ai loro ‘primi 40 anni”. Quello di Vivetta a Sanremo non è l’unico abito firmato dalla moda umbra: Fiorella Mannoia ha infatti scelto i look firmati Luisa Spagnoli, come raccontato su Umbria Social.
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