Scoppia la pace tra l’Ingv e l’assessore di Assisi Eugenio Guarducci: dopo la mobilitazione annunciata ieri dall’assessore assisano, il direttore dell’Istituto Carlo Doglioni dà la sua disponibilità, a nome dell’ente, “a incontrarci quanto prima con Città di Assisi nella persona dell’Assessore Guarducci, al fine di evitare che la comunicazione degli eventi sismici possa dare indicazioni che possano essere fraintese da chi non può verificare la latitudine e longitudine che viene data con precisione nei comunicati della localizzazione epicentrale”. “Ci ha fatto estremamente piacere ricevere la telefonata del Presidente Doglioni e la disponibilità dell’Istituto nel collaborare – ha dichiarato l’assessore Guarducci – in casi di urgenza come questi, è la soluzione più efficace. Quella che doveva essere una protesta si è trasformata in un dialogo costruttivo”.
Chiusa la querelle Assisi-Ingv, si apre quella Federalberghi Umbria vs Mediaset e Tgcom24. L’atto di significazione e diffida sottoscritto dal presidente di Federalberghi Umbria Confcommercio Giorgio Mencaroni accusa i canali del Biscione di avere fornito continuamente notizie erronee e ingannevoli riguardo la localizzazione delle scosse sismiche, arrecando un enorme danno all’Umbria e alle sue attività economiche, a cominciare dal turismo. L’atto, predisposto dallo studio dell’avvocato Antonio Coaccioli di Perugia, parte dall’elenco di alcuni casi di scorretta comunicazione che ancora appaiono sul web, ad esempio su Tgcom24, che spesso ha attribuito a Perugia scosse di terremoto con epicentro altrove.
“Gli effetti di questa informazione superficiale e scorretta – commenta tra l’altro Mencaroni – sono sotto gli occhi di tutti: crollo verticale e drammatico del turismo in tutta la nostra regione, con ripercussioni fortissime anche sulle attività commerciali e i pubblici esercizi che operano verso questo settore. Il rischio che molte attività, mai colpite direttamente dal terremoto, siano costrette a chiudere è purtroppo concreto. E se le imprese chiudono, non c’è ricostruzione che tenga: i territori e i centri urbani sono destinati all’abbandono”.
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