È polemica da parte di diversi consiglieri regionali umbri di centro-destra su un questionario destinato a studenti di alcune scuole umbre legato al tema dell’omofobia. L’iniziativa fa parte di un progetto di prevenzione dal ‘bullismo omofobico’ e coinvolge Regione, l’Università, per la realizzazione e la duffusione del questionario, e Ufficio scolastico regionale. Il questionario, anonimo e da compilare su base volontaria dopo consenso dei genitori, interesserà alcune scuole estratte a sorte. Obiettivo, valutare quanto l’omofobia sia diffusa.
Sul questionario contro il bullismo omofobico “Vogliamo vederci chiaro”. A dirlo all’Ansa il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti. “Ho già chiesto un approfondimento all’Ufficio scolastico regionale”, ha annunciato Bussetti. “Voglio capire – ha aggiunto – se c’è stato un reale e trasparente coinvolgimento della comunità scolastica e, soprattutto, delle famiglie. Ogni volta che si entra a scuola con iniziative che non attengono direttamente la didattica occorre che ci siano un obiettivo e un patto educativo chiaro. Le molte lamentele mi fanno pensare che così non sia stato. In ogni caso – ha concluso Bussetti – è necessario evitare iniziative ideologiche e strappi in un tessuto, quello scolastico, che invece richiede la massima condivisione”.
La polemica è anche a livello locale. Per il segretario comprensoriale della Lega Assisi, Stefano Pastorelli, “La Giunta Marini evidentemente sente ogni giorno di più che l’inizio della loro fine politica è iniziato da tempo”. Pastorelli, che già si era espresso sul tema, rivolge inoltre “Un plauso al Sindaco di Cannara, Fabrizio Gareggia. “In accordo con la Dirigente Scolastica dell’I.C. A.Frank ha rifiutato il questionario sul bullismo omofobico, elaborato dall’Università di Perugia (e frutto di un accordo tra Regione Umbria, Omphalos, USR, Garante regionale per l’infanzia) che avrebbe dovuto essere sottoposto ai ragazzi di terza media. Mi aspetto – prosegue Pastorelli – che gli altri Sindaci del Comprensorio si attivino con i Dirigenti scolastici per rispedire immediatamente al mittente il sopracitato questionario. La scuola e la politica dovrebbero rimanere fuori da situazioni simili. Va infatti lasciato Ai genitori il compito di educare i propri figli come ritengono opportuno”.
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