La Marcia cede il passo alla Catena umana per la pace e la fraternità, pur di non interrompere un impegno lungo quasi sessanta anni per la promozione dei diritti umani. Sarà un evento statico, nel rispetto massimo di tutte le norme di sicurezza anticovid, quello che avrà luogo domenica 11 ottobre, dalle 11,30 alle 13,30 circa, quando 2.500 persone formeranno una lunga catena umana tra Perugia ed Assisi. “La Marcia non si farà – ha spiegato a chiare note questa mattina in conferenza stampa Flavio Lotti per conto del Comitato promotore -, né è stata mai proposta. Dopo un attento dialogo con le autorità pubbliche, abbiamo deciso di proporre un evento di natura statica, dove verrà rispettato un distanziamento di due metri tra un individuo e l’altro e per il quale stiamo raccomandando da tempo l’utilizzo dei dispositivi di protezione. Staremo molto accorti nell’evitare assembramenti”.
La Catena umana per la pace e la fraternità sarà l’epilogo di una intensa tre giorni “per la pace e per la cura” che ospiterà Perugia da domani e domenica sotto lo slogan “Time to peace – Time to care”. La presentazione delle manifestazioni è avvenuta oggi in conferenza stampa nella Sala del Consiglio provinciale. “Saranno tre giorni – è stato spiegato – dedicati alla costruzione di una pace vera, autentica, e, in particolare, alla promozione della cultura della cura reciproca, della comunità in cui viviamo e delle sue istituzioni, dell’ambiente naturale e del pianeta. Tante idee positive per cercare le soluzioni ai molti problemi che incombono e per progettare le cose che dobbiamo fare nei nostri prossimi 10 anni. La Catena Umana di domenica in particolar modo sarà dedicata alle tre proposte lanciate da Papa Francesco (fraternità, economia di giustizia e patto educativo globale), per costruire una nuova società e una nuova economia basati sulla cura di tutti e dell’ambiente”.
Ogni partecipante occuperà fisicamente un metro di strada; ciascuno sarà distanziato dall’altro almeno due metri ma tutti saranno collegati grazie ad un filo che ciascuno porterà e annoderà a quello degli altri. “Sarà un gesto di grande civiltà e responsabilità – è stato spiegato -; staremo fermi per prenderci cura gli uni degli altri, evitare altri contagi e rispettare le regole sanitarie”. “È un segnale significativo – ha dichiarato il presidente della Provincia di Perugia Luciano Bacchetta – e mai come in questo periodo c’è bisogno di dare segnali di rispetto dei diritti umani”. Lotti ha colto l’occasione per annunciare l’avvio della campagna per il riconoscimento della Marcia Perugia Assisi come patrimonio dell’umanità.
Gli eventi in programma per questo fine settimana potranno essere seguiti anche a distanza grazie alle dirette social e radiotelevisive. La Catena umana sarà trasmessa in diretta su Rai 3 a partire dalle 11,30 di domenica prossima. Per partecipare ci si può iscrivere su www.perugiassisi.org. Alla conferenza stampa hanno preso parte p. Antonello Fanelli del Sacro Convento di San Francesco d’Assisi, p. Enzo Fortunato, Direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di San Francesco d’Assisi, Simone Pettirossi, Assessore del Comune di Assisi e Andrea Ferrari, presidente del coordinamento degli enti locali per la pace.
Intanto secondo l’Ansa, l’avvocato Valter Biscotti ha inviato un esposto a prefetto e questore del capoluogo umbro e all’Asl Umbria 1 per chiedere la sospensione della Marcia della pace Perugia-Assisi, in programma domenica come catena umana. L’avvocato ha sottolineato che “è in atto in Umbria come per altro in altre Regioni una ripresa considerevole dei contagi Covid 19”. Il legale ha spiegato di avere agito “come semplice cittadino ,ma anche raccogliendo le numerosissime sollecitazioni pervenute da altri”.
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