Eventi in Umbria, come già l’anno scorso la pandemia cancella due manifestazioni molto sentite, i Ceri di Gubbio e le Infiorate di Spello, dopo l’annullamento del Calendimaggio di Assisi deciso nelle scorse settimane.
Per quanto riguarda le Infiorate di Spello, la decisione definitiva è stata presa presa dal consiglio direttivo dell’associazione, in accordo con l’amministrazione comunale di Spello, la Collegiata di Santa Maria Maggiore, la Pro loco e la scuola, alla luce dell’andamento epidemiologico del Covid-19 e dello stato della campagna di vaccinazione e nel rispetto della normativa vigente in tema di sicurezza e contrasto della pandemia. “L‘appuntamento con i turisti e i visitatori – annuncia il presidente dell’associazione Mirko Di Cola – slitta al 18 e 19 giugno 2022, ma stiamo già lavorando per definire le iniziative chenel weekend del 5 e 6 giugnopotranno essere realizzate online, e in particolare sui canali social, per condividere insieme il Corpus Domini. L’obiettivo, infatti, è quello di restare in contatto con tutti gli estimatori delle infiorate e di mantenere viva in noi spellani la passione dell’infiorare, in attesa di tornare presto a creare quelle spettacolari opere floreali che per dimensioni e qualità artistica sono sempre più note nel mondo“. “Con grande rammarico – afferma il sindaco di Spello Moreno Landrini – ci siamo visti costretti, per il secondo anno consecutivo, ad annullare la manifestazione ufficiale della città, Le Infiorate del Corpus Domini, ma tale decisione, tanto sofferta quanto obbligata ai fini del contenimento del contagio da Covid 19, non ferma gli infioratori che sono già a lavoro affinché il prossimo anno la ripartenza delle Infiorate sia ancora più appassionante. Per questo stiamo lavorando in stretta sinergia per rendere possibile, nel rispetto delle normative, un segno di omaggio alla solenne celebrazione del Corpus Domini”.
Tra gli eventi in Umbria annullata anche l’edizione 2021 della festa dei Ceri che, come tradizione, doveva tenersi a Gubbio il 15 maggio. Una decisione presa “visto il perdurare della situazione pandemica e il quadro normativo in essere, che rende impossibile svolgere il rito festivo nella forma canonica”. Il sindaco eugubino Filippo Stirati, in qualità di responsabile per l’ordine pubblico e la sicurezza della città e per la Festa dei Ceri, ha fatto propria – riferisce il Comune – la responsabile condivisione delle componenti della rappresentatività della comunità eugubina, ovvero Diocesi, Università dei Muratori, associazione Maggio eugubino, Famiglia dei Santubaldari, Famiglia dei Ceraioli di San Giorgio e Famiglia dei Santantoniari. Cancellata ovviamente anche la corsa dei Ceri mezzani del 23 maggio e per quella dei Ceri piccoli del 2 giugno. La decisione è stata presa dopo il confronto andato avanti nelle ultime settimane con i rappresentanti della comunità eugubina, ovvero Diocesi di Gubbio, Università dei Muratori, Associazione Maggio Eugubino, Famiglia dei Santubaldari, Famiglia dei Ceraioli di San Giorgio e Famiglia dei Santantoniari. Una scelta “sofferta ma necessaria” che lascerà spazio solo a un “programma sobrio ed essenziale di riti civili e religiosi”, sul modello di quelli dell’anno precedente e che “verrà comunque nuovamente reso noto nei giorni a venire in tutti i dettagli”.
© Riproduzione riservata