L’indice di contagio umbro (Rt) torna sotto l’1 e si attesta allo 0,53. Il presidente Iss, Silvio Brusaferro fa dietrofront e parla di “piccoli picch
i rientrati” in Umbria e Molise. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, dice all’Ansa che “l’Umbria non ha mai destato preoccupazione”. Ma il danno di comunicazione è stato fatto. Il primo report Iss – contestato nei metodi di calcolo dal comitato tecnico scientifico umbro – come segnalato anche da AssisiNews, dava un indice di contagio umbro esagerato che ancora ieri era preso a modello da molti media nazionali. Un danno per il turismo, tanto che la Regione sta valutando il “danno” . Il presidente di Federalberghi regionale, Simone Fittuccia, ha già allertato i legali dell’associazione.
Intanto, con la nuova ordinanza firmata venerdì 22 maggio, da lunedì 25, nel rispetto delle linee guida, possono riaprire gli ambulanti del commercio al dettaglio di abbigliamento su aree pubbliche; esercizi ricettivi extralberghieri, esercizi ricettivi all’aria aperta (campeggi), residenze d’epoca. Per i mercati sono rimessi ai comuni gli obblighi sulle dpi (Assisi ha già provveduto).
Riprendono anche l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte presso palestre, piscine, centri e circoli sportivi, pubblici e privati. Riaprono musei, archivi e biblioteche e altri luoghi di cultura. Riprendono anche i tirocini extracurriculari in presenza, anche in aziende in cassa integrazione Covid.
A decorrere dal 25 maggio, “previa comunicazione congiunta da parte dei sindaci dei Comuni tra loro confinanti ai prefetti competenti”, è ammesso lo spostamento “anche al di fuori della regione Umbria, nei limiti del comune confinante, da parte di coloro che abitano in comuni collocati a confine tra Umbria e altre Regioni, finalizzato alle visite a congiunti”. Questa disposizione è applicabile solo in presenza di analoga ordinanza da parte del presidente della Regione confinante, già valida per Marche e Toscana.
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