Tocca temi di grande attualità non solo per la Chiesa ma per l’intera società umbra l’intervista rilasciata da monsignor Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia e presidente della Conferenza episcopale umbra (Ceu), al sito-quotidiano online Chiesainumbria, in vista sia del Giubileo 2025 sia degli “Stati generali” delle Commissioni Ceu, ad Assisi, il 9 novembre, per fare il punto sul Cammino sinodale.
Si parte dall’anno giubilare: “Molta della nostra attenzione è riservata alla capacità dell’accoglienza, peraltro già sperimentata durante il Grande Giubileo del 2000. In particolare, un gruppo di lavoro si occupa dell’accoglienza da assicurare ai tanti giovani che transiteranno nella nostra regione alla volta di Roma, a fine luglio, in occasione del “Giubileo dei Giovani”. Si sta puntando molto sull’accoglienza nelle famiglie, perché non si tratta semplicemente di fornire un tetto e un pasto, ma di promuovere una conoscenza e un arricchimento reciproci, uno scambio di storie di vita. (…) Il 2025 sarà un anno che donerà agli umbri e a tutta la Chiesa altre due figure di santità: la beatificazione dello spoletino don Giovanni Merlini, che sarà la prima giubilare (il 12 gennaio), e la canonizzazione di Carlo Acutis. Inoltre, ci prepareremo a vivere il nostro pellegrinaggio regionale, a Roma, alla tomba dell’Apostolo Pietro, in programma il 13 settembre“.
A proposito delle prossime elezioni regionali, monsignor Renato Boccardo ricorda che “Papa Paolo VI diceva che “la politica è la forma più alta della carità” e l’importanza che chi riceve un mandato dai cittadini si occupi “non del bene di qualcuno ma del bene di tutti”. E alla domanda sul fatto che la Chiesa “incoraggia i cattolici dei diversi schieramenti a farsi interpreti dei propri ideali e valori nei consessi democratici“, incoraggiamento che “spesso è recepito o anche confuso con l’appoggiare uno o più politici”, il presule risponde risponde: “I Vescovi non hanno candidati politici da proporre e tanto meno da sostenere nelle elezioni regionali del prossimo novembre, così come in tutte le altre. La Chiesa richiama i cattolici e tutti gli uomini e donne di buona volontà ad operare per una società nella quale tutti abbiano il proprio posto e vedano rispettata la propria dignità, in particolare i più fragili, al di là di ogni ideologia e di ogni interesse di gruppo… Tutti i cittadini hanno la grave responsabilità di esprimere il proprio voto, perché non si può guardare alla finestra quello che succede, così come non ci si può lamentare di quello che non succede senza impegnarsi in prima persona. Nel contempo, anche gli eletti hanno una grave responsabilità: quella di dover rendere conto agli elettori delle loro azioni e della realizzazione delle promesse manifestate in campagna elettorale. Se vogliamo progredire e guardare avanti, sappiamo che solo con lo sforzo e la collaborazione di tutti, ai vari livelli, si riesce a costruire qualcosa di buono“.
Per quanto riguarda gli Stati Generali in programma ad Assisi, infine, monsignor Renato Boccardo spiega che “La finalità è quella di prendere coscienza, ancora una volta, della missione affidata ad ogni battezzato e mettere insieme non soltanto le nostre esperienze ma anche le nostre differenze, che sono sempre un arricchimento. Bisogna mettere insieme tutte le nostre forze, domandarci quale tipo di presenza significativa come cristiani possiamo avere nella società di oggi. È questo il servizio più prezioso che come Chiesa possiamo rendere alla società. (…) La nostra Chiesa in Umbria, oggi, dice la stessa cosa: non abbiamo le formule segrete per superare tutti i problemi, non abbiamo la capacità di affrontare chissà quali sfide, ma siamo coscienti di avere un tesoro prezioso che è la presenza del Signore Risorto. È di questo tesoro che noi siamo debitori nei confronti della società“.
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