Mancano tra le altre la zona sociale 3 (Assisi, Bastia Umbra, Bettona, Cannara e Valfabbrica) e la Zona sociale 2 (con Perugia capofila e che comprende anche il Comune di Corciano) nella firma del protocollo contro l’omofobia firmato stamattina (20 settembre 2018, ndr) a Perugia. Il protocollo d’intesa istituisce un gruppo stabile di lavoro, coordinato dalla Regione, che avrà il compito di supportare le attività di competenza dei soggetti partecipanti e previste dalla legge regionale “Norme contro le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere”. Il cosiddetto protocollo contro l’omofobia. Nei giorni scorsi, la Lega Umbria e la Lega Assisi avevano lanciato un appello a non firmare quello che ritengono “un protocollo per introdurre il gender nelle scuole”; a quanto pare, raccolto dal sindaco di Assisi Stefania Proietti. Oltre ad Assisi, erano assenti i due prefetti, i sindaci di Perugia e Terni e il rettore dell’Università degli studi di Perugia (Moriconi ha inviato a poche ore dalla firma una lettera a soprassedere). Mancavano anche i Comuni di Spoleto e Norcia, capofila delle zone sociali 9 e 6, “nonostante la delega alla firma inviata alla Regione”, precisa Palazzo Donini.
“In Umbria vogliamo essere pionieri di una cultura di inclusione, solidarietà, rispetto della dignità umana, tutela della persona, lotta contro ogni discriminazione omofobica, razzista. Favorendo dunque in primo luogo la privacy, la tutela del proprio orientamento sessuale, della propria identità” ha sottolineato la presidente umbra Catiuscia Marini. “La Regione, dunque – ha aggiunto – insieme a tutti i Comuni che hanno aderito al protocollo contro l’omofobia, alle aziende sanitarie, all’Università per gli Stranieri, e con le tante associazioni, si farà promotrice di azioni, iniziative e progetti per il rispetto della persona”.
Il Protocollo contro l’omofobia si pone come finalità principale la messa in pratica dei principi e la realizzazione degli obiettivi contenuti nella legge regionale “Norme contro le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere” in particolare attraverso l’adozione di misure rivolte a promuovere la cultura della legalità e il rispetto e la valorizzazione delle differenze; promuovere la protezione, l’accoglienza, il sostegno psicologico e il soccorso alle vittime di atti di discriminazione e violenza determinati in ragione dell’orientamento sessuale o dell’identità di genere, attivando anche specifici Centri di ascolto, mediante l’utilizzo di personale adeguatamente qualificato; promuovere campagne di informazione e sensibilizzazione; promuovere ricerche, studi ed approfondimenti sui temi in questione; favorire la collaborazione tra le Istituzioni e con i soggetti espressione della società civile per prevenire e contrastare fenomeni di discriminazione e violenza, superare la frammentarietà degli interventi acquisendo una cultura comune ed un linguaggio ed una metodologia di intervento condivisi; promuovere una formazione adeguata ed integrata rivolta al personale della scuola, agli studenti ed alle famiglie, agli operatori e alle operatrici dei servizi sociali e sanitari e delle forze dell’ordine; sostenere e valorizzare le capacità di autoaffermazione e sicurezza di sé delle persone e degli studenti, favorendo l’accrescimento delle competenze pedagogiche delle famiglie e della società regionale sui modi di contrastare i fenomeni di discriminazione e violenza determinate in ragione dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere, di bullismo e di cyber-bullismo omo-transfobici.
Il protocollo contro l’omofobia è stato sottoscritto, oltre che dalla presidente Marini per la Regione Umbria, dai rappresentanti di Università per stranieri di Perugia; Garante Infanzia e Adolescenza; Comune di Città di Castello, capofila Zona sociale 1; Comune di Marsciano, capofila Zona sociale 4; Unione dei Comuni del Trasimeno, Zona sociale 5; Comune di Norcia, capofila Zona sociale 6; Comune di Gubbio, capofila Zona sociale 7; Comune di Foligno, capofila Zona sociale 8; Comune di Spoleto, capofila Zona sociale 9; Comune di Narni, capofila Zona sociale 11; Comune di Orvieto, capofila Zona sociale 12; Azienda Sanitaria locale 1; Azienda Sanitaria locale 2; Aziende Ospedaliere di Perugia e di Terni; ANCI Umbria; Amnesty International Italia; Associazione Omphalos; Associazione Famiglie Arcobaleno; Associazione A.ge.d.o. Terni; Associazione Esedomani Terni; Associazione Basta il Cuore.
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