In principio era “ne parleremo quando me lo chiederanno“, ora sembra esserci una chiusura se non netta, quanto meno decisa. Chissà quale sarà il futuro di Stefania Proietti, papabile candidata alle Regionali 2024 che le telecamere di Corso Vannucci, chiacchieratissima e ripresissima trasmissione di Pasquale Punzi per Retesole, hanno immortalato apparentemente ritrosa a candidarsi alle regionali 2024 contro Donatella Tesei. (Continua dopo il video – link diretto).
Sarà ammuina (ossia fare confusione, magari per ottenere qualche vantaggio?), pretattica o voglia di rimanere sindaco in un periodo – 2025, con il Giubileo, e 2026, con l’ottocentenario francescano – in cui Assisi sarà sotto gli occhi del mondo e il sindaco della città sarà sicuramente più intervistato, ricercato e visibile di un presidente di Regione, sempre che la corazzata Tesei e il centrodestra finiscano per perdere? Di certo c’è che, almeno a favor di telecamera, Stefania Proietti sembra chiudere alla sua candidatura alle regionali 2024.
Il filmato originale da cui è tratta l’intervista, reperibile su Facebook, è dedicato alla candidatura di Vittoria Ferdinandi a sindaco di Perugia; tra la folla di sostenitori, anche Proietti insieme a Veronica Cavallucci, assessore, e Donatella Casciarri, presidente del consiglio. “Dietro di te c’era Tommaso Bori, io ho registrato: ‘Bisogna convincerla’”, la domanda di Punzi a Proietti. “A cosa, a una cena?”
“Loro – replica la prima cittadina di Assisi – sanno già la mia risposta, pensiamo a Perugia, alle amministrative, io in particolare alla mia città Assisi e alla nostra Provincia di Perugia, perché con questa anima tutto può diventare veramente e positivamente rivoluzionario. Bisogna andare avanti e vincere queste sfide importantissime per una nuova prospettiva e un nuovo orizzonte. Nessuna prospettiva per la Regione per la sottoscritta”. E per gli ottocento anni della morte San Francesco? “Certo – conclude la sindaca – (ci vediamo, ndr) ad Assisi, come sindaco, insieme a Perugia con Vittoria Ferdinandi”. Un modo per non far bruciare il suo nome, o voglia di rimanere sindaco? Ai posteri l’ardua sentenza…
© Riproduzione riservata