Da ogni parte d’Italia, diversi studenti fuori sede hanno partecipato alla fotopetizione, lanciata dall’Unione degli Universitari (Udu), per chiedere aiuto di fronte all‘impossibilità di pagare l’affitto dei propri domicili universitari. E in Umbria l’appello sulla problematica degli affitti, che era stato rilanciato da Siamo Ateneo e Musa, ha trovato la sponda della Regione. L’assessore Agabiti ha annunciato che sono stati stanziati 500mila per il sostegno agli affitti universitari e altri 200mila euro in più per le borse di studio e Tutti i fondi passeranno tramite l’Adisu, sostenendo così il pagamento degli affitti per gli studenti fuori-sede con un sostegno per quattro mensilità, fino ad un massimo di 250 euro mensili, per mille euro complessivi”. I parametri per accedere al fondo: iscrizione regolare agli atenei umbri, regolare contratto registrato, dichiarazione di aver perso almeno il 30 per cento del proprio reddito (studenti lavoratori) o della famiglia di appartenenza rispetto all’anno precedente. E infine Isee sotto i 35mila euro.
“Ci preme ringraziare il Presidente Tesei, così come l’assessore Agabiti, per la vicinanza dimostrata al mondo universitario, vicinanza tramutata con l’intervento di sostegno agli affitti universitari e per le borse di studio, richieste portate avanti sul territorio nazionale dal Movimento Primavera e che noi, aderendo, stiamo portando avanti come associazioni universitarie Siamo Ateneo e Musa. Tale intervento rappresenta una importante vittoria per famiglie e studenti e anche motivo di orgoglio per noi che siamo portavoce dei diritti degli studenti”, dicono le associazioni.
Sulla scia delle richieste e battaglie portate avanti, con richieste sottoposte anche all’attenzione del gioverno centrale, Siamo Ateneo e Musa hanno “rivolto il loro appello direttamente al Presidente Tesei, dimostrata attenta e sensibile al dramma che ha messo a dura prova (economica) studenti e rispettive famiglie. La Giunta ha deciso di andare incontro alle esigenze degli studenti trovando delle risorse importanti che sono state prontamente inserite nel Piano di rilancio dell’Umbria per la fase 2”.
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