Parte ufficialmente la candidatura degli ulivi secolari Assisi-Spoleto e delle colline vitate del Soave (Soave Vineyards) per l’ingresso nella lista dei siti Patrimonio agricolo di rilevanza mondiale della Fao, l’agenzia delle Nazioni Unite per l’Agricoltura e l’Alimentazione, e il Global Important Agricolture Heritage Systems (Giahs). Lo ha annunciato il vice-ministro delle Politiche agricole Andrea Olivero, intervenuto alla cerimonia di premiazione di 14 new entry che portano a 50 da 20 Paesi i paesaggi rurali finora riconosciuti. “Si tratta – ha detto il vice ministro – di due autentiche testimonianze di come l’agricoltura possa generare nei secoli una vera e propria ‘agri-cultura’, con colture avviate già in epoca Romana, ricca di valori rurali, che occorre preservare e valorizzare. Siamo infatti convinti che i paesaggi rurali storici, le pratiche agricole e le conoscenze tradizionali costituiscano non solo un elemento di grande importanza nella cultura del nostro Paese, ma possano anche rappresentare un modello dinamico di coesistenza e sviluppo sociale ed ambientale pienamente sostenibile”.
I paesaggi veneti e gli ulivi secolari Assisi-Spoleto sono le prime candidature italiane, e seguono un impegno sottoscritto nel 2016 dall’Italia con la Fao per l’erogazione di 2 milioni di euro da parte del ministero degli Esteri a sostegno studi di giovani aspiranti manager dei paesaggi agricoli storici provenienti dai Paesi prioritari per la nostra Cooperazione allo sviluppo. Nella giornata di oggi (20 aprile 2018, ndr) il Comitato scientifico GIAHS-FAO effettuerà un sopralluogo ufficiale inviando in Umbria i propri esperti scientifici. La visita fa seguito a un preliminare esame della candidatura, avvenuto lo scorso 8 marzo, e a una prima visita da parte dello stesso Comitato GIAHS-FAO svoltasi nel febbraio 2017.
Il sopralluogo ufficiale sarà supportato e agevolato dai sei Comuni il cui territorio ricomprende la Fascia Olivata (Trevi, in qualità di capofila del progetto, Assisi, Spello, Foligno, Campello sul Clitunno e Spoleto), dalla Regione Umbria e da Sviluppumbria, che, in un’ottica collaborativa e sinergica, accoglieranno e accompagneranno la delegazione sul territorio. I componenti della delegazione, in tale occasione, soffermandosi nei luoghi significativi dei sei Comuni che la coltivazione dell’olivo e la produzione di olio hanno reso unici al mondo, valuteranno sul campo le potenzialità agro-alimentari. Al sopralluogo degli ulivi secolari Assisi-Spoleto prendono parte anche rappresentanti del MIPAAF. L’esito positivo di tale sopralluogo, unito allo sforzo della stesura di un dossier cartaceo di candidatura che rileva ed interpreta, in ottica scientifica, la ricchezza del territorio, costituirà un passo avanti nel conseguimento di un riconoscimento di respiro internazionale e che dovrebbe fare della “Fascia Olivata” una dei primi patrimoni agro-culturali ad averlo ottenuto.
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