Vaccinazione antinfluenzale, botta e risposta tra minoranza regionale e assessore alla sanità. In Umbria viene denunciato un “grave ritardo” per i vaccini destinati alla popolazione, a partire dai più vulnerabili. La denuncia arriva dalla vicepresidente in consiglio regionale, la consigliera di opposizione Simona Meloni e dal consigliere regionale Andrea Fora. Per la prima, ci sarebbe carenza per la fascia 6 mesi – 6 anni (oltre che soggetti a rischio anche serbatoio d’infezione), per i quali “le dosi vaccinali presenti nel territorio regionale non riuscirebbero a coprire nemmeno un terzo delle 20 mila dosi necessarie per soddisfare questa fascia di età”. Per il secondo, “nonostante le rassicurazione dell’assessore, giungono diverse segnalazioni che al momento in alcune zone della regione solo la settimana scorsa sarebbero giunte dosi di vaccini destinate agli over 65. In altre zone sarebbero in corso di distribuzione solo in questa settimana e in altre ancora si stanno distribuendo. Ma al momento non ci sarebbero i quantitativi necessari e si sta registrando un ritardo complessivo nella consegna dei vaccini”.
La vaccinazione antinfluenzale è già stata avviata e proseguirà secondo il programma stabilito: lo comunica l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto, informando che il vaccino destinato agli over 65 è già stato distribuito ai medici di medicina generale che stanno già vaccinando i pazienti interessati. Per quanto riguarda il vaccino tetravalente utilizzabile dai 3 ai 64 anni, destinato alle categorie a rischio per patologie o condizioni di lavoro, sono state consegnate le dosi della prima tranche ai medici di medicina generale, la seconda tranche sarà distribuita non appena disponibile, presumibilmente entro dicembre.
Del vaccino pediatrico (da 6 mesi a 3 anni) sono disponibili 6000 dosi utili a coprire con i 2 richiami 3000 mila bambini, dando priorità a quelli a rischio. I tempi di somministrazione della vaccinazione antinfluenzale presso gli studi medici sono gli stessi sia per i medici di medicina generale, sia per i pediatri di libera scelta che, in base ai vaccini disponibili, chiameranno i loro assistiti.
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