Variabilità di sette stelle di tipo Mira, due gruppi di astrofili umbri tra le stelle. Le osservazioni del Gruppo Astrofili Monte Subasio (Assisi) e dell’Associazione Astronomica Antares, sono stati infatti pubblicati dall’Open European Journal on Variable Stars. Di seguito la nota del Gruppo Astrofili.
Quaranta anni fa, con l’arrivo del prof. Paolo Maffei, folignate, all’Università di Perugia, si diffondeva in Umbria un crescente interesse per l’Astronomia. Alla storica Associazione Ternana Astrofili (operativa con altro nome fin dai lontani anni ‘70) si aggiunsero mano a mano diverse Associazioni di appassionati di Astronomia: a Perugia (Associazione Astrofili Paolo Maffei), a Foligno (Associazione Astronomica Antares), ad Assisi (Gruppo Astrofili Monte Subasio), a Umbertide-Montone (Astrofili Mizar Umbertide), a Todi, poi Scheggia (Associazione Astronomica Umbra), a Orvieto (Associazione Astronomica Nuova Pegasus).
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I Soci di queste Associazioni non si limitano a “guardare” il cielo, ma fanno coi loro telescopi anche osservazioni di valore scientifico, che danno luogo a pubblicazioni su riviste anche internazionali. Ultimo caso lo studio della variabilità di sette stelle di tipo Mira, pubblicato sull’Open European Journal on Variable Stars (link diretto). Il lavoro nasce dalla collaborazione del Gruppo Astrofili Monte Subasio, con le assidue riprese di Gianni Rocchi e della Associazione Astronomica Antares, sotto la guida scientifica del prof. Roberto Nesci, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF/IAPS-Roma) e già docente all’Università La Sapienza di Roma.
Si tratta di stelle giganti, di colore rosso a causa della bassa temperatura superficiale, che si trovano in una delle ultime fasi della loro vita e variano di luminosità regolarmente con periodi tra 200 e 500 giorni. Queste pulsazioni regolari alimentano un vento stellare che disperde lentamente nello spazio gli elementi chimici fabbricati dalle loro reazioni nucleari interne, elementi che arricchiranno poi le stelle e i pianeti delle generazioni successive. Anche il nostro Sole è stato arricchito di elementi come il Carbonio, l’Azoto e l’Ossigeno, che sono alla base di tutti gli essere viventi, da stelle Giganti Rosse della generazione precedente; e anche il nostro Sole diventerà una Gigante Rossa tra circa 4 miliardi di anni.
Le Associazioni di Astrofili dell’Umbria svolgono anche serate osservative per il pubblico generale, segnalate sui loro siti web e sulle loro pagine social facilmente rintracciabili su internet. Con l’arrivo della bella stagione, e con la speranza che l’emergenza sanitaria del SARS-COV 2 si attenui, sarà possibile contattarle e partecipare ad osservazioni astronomiche istruttive e rilassanti. Riprendere contatto con la bellezza del cielo sarà anche un modo per riprendere la gioia di vivere.
Nella foto in evidenza, immagini di due stelle Giganti Rosse prese col telescopio Europeo ALMA nelle microonde. I colori sono falsi, e rappresentano le direzioni del moto dei gas che circondano le stelle: blu in moto verso la Terra, rosso in direzione opposta. Crediti: ALMA (ESO/NAOJ/NRAO)
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