Come si vota alle Europee 2019? Le elezioni si terranno in Italia il 26 maggio. Potrà votare chiunque abbia compiuto 18 anni. È possibile votare per i candidati italiani anche dall’estero, nei Paesi membri dell’UE, nel rispetto di determinate condizioni. I cittadini italiani residenti in un paese UE possono scegliere in alternativa di votare nel paese UE di residenza. Il tutto secondo le modalità consentite e nel rispetto delle regole vigenti nel paese.
L’Italia è divisa in cinque circoscrizioni territoriali. Ognuna di esse ha un colore diverso per la scheda elettorale. L’Umbria fa parte della circoscrizione Italia centrale, che comprende anche Lazio, Marche e Toscana. La circoscrizione elegge 15 seggi del Parlamento europeo. I candidati sono in tutto 213 per 15 diverse liste. Entreranno all’Europarlamento quelle che su base nazionale supereranno la soglia di sbarramento del 4%. (Qui tutti i candidati e i rispettivi partiti)
Dunque, come si vota per le Europee 2019? Come detto, per votare bisogna aver compiuto 18 anni, essere in possesso della tessera elettorale e di un documento di riconoscimento. In caso di smarrimento della tessera elettorale, bisogna chiedere un duplicato all’ufficio elettorale del proprio comune. Prima, va effettuata la denuncia di smarrimento. Agli elettori verrà consegnata una scheda di colore fucsia. L’elettore dovrà tracciare, con la matita copiativa, un segno ‘X’ sul contrassegno della lista che ha scelto. Può inoltre (ma non è obbligatorio) esprimere da una a tre preferenze per i candidati della lista che ha votato. In questo caso l’elettore deve scrivere il nome e il cognome o solo il cognome nelle righe che trova a fianco del contrassegno della lista.
Attenzione, però, al come si vota alle Europee 2019. Esiste infatti la regola dell’alternanza di genere. Non si possono votare tre candidati dello stesso sesso, almeno uno deve essere di genere diverso (ad esempio due uomini e una donna o due donne e un uomo). Stesso principio se si sceglie di esprimere due preferenze, si deve votare per forza un uomo e una donna. Se non si rispetta l’alternanza di genere, c’è l’annullamento della seconda e terza preferenza.
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