Il piccolo Leonardo, bimbo di origini italiane che vive all’estero e che ha il papà residente a Bastia, è ricoverato in Ecuador per un aneurisma cerebrale. È un appello che tocca dunque anche il comprensorio assisano-bastiolo quello della famiglia del bimbo, che ha lanciato una raccolta fondi per sostenere le cure.
In Ecuador esiste un sistema sanitario ma il piccolo – conferma il padre contattato dalla redazione di Assisi News – è però ricoverato in una struttura privata che, come in Italia, è a pagamento. “Purtroppo in Ecuador la sanità non è a livello italiano né con gli standard del sistema sanitario italiano, mio figlio è ricoverato in una struttura privata con costi elevati: il sistema funziona un po’ come negli Stati Uniti, dove le persone pagano cifre considerevoli per le cure mediche. La mia raccolta fondi – le parole del padre del piccolo Leonardo ad Assisi News – è finalizzata a coprire le spesse dell’intervento chirurgico alla testa e l’ospedalizzazione che tuttora è in corso, ma anche le successive cure. Pur essendo il bimbo italiano con passaporto italiano non ha accesso al servizio sanitario nazionale italiana, le spese sono a nostro carico. Avevo stipulato una polizza ma non copre questo tipo di interventi”.
Questa la mail arrivata da GoFundMe: “Mio figlio Leonardo è stato vittima di un aneurisma cerebrale. Si trova attualmente in terapia intensiva e sta lottando per vivere. È ricoverato all’Ospedale Metropolitano di Quito”, spiega Niccolò Giannotti su GoFundMe. Proprio dalla piattaforma di raccolta fondi, anche ad Assisi News, è arrivato l’invito rilanciare la raccolta fondi che ha ricevuto subito centinaia di adesioni. I fondi raccolti sono più di 7.000 euro su 120.000 necessari.
“Essendo residente in Ecuador – spiega – Leonardo non può avere copertura del nostro Servizio Sanitario, benché sia cittadino italiano con passaporto. Non dispongo della somma necessaria all’ospedalizzazione e per le cure successive”. “Nella mia vita – scrive – non ho mai chiesto aiuto a nessuno, per una volta, con quel che resta del mio cuore, chiedo aiuto a voi e alla vostra umanità. Non fatelo per me, fatelo per lui! Qualunque contributo sarà prezioso”.
La campagna è raggiungibile a questo link .
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